Lettera aperta: Gruppo Asa – Quale futuro per i dipendenti?

Lavoratrici, Lavoratori, Sindacati stanchi ed esasperati dalle difficili condizioni di lavoro e dalla convulsa situazione che negli ultimi anni interessa le aziende del gruppo Asa, lanciano l’ennesimo accorato appello all’intero sistema politico ed istituzionale del Canavese, della Provincia di Torino e della Regione Piemonte, affinché finalmente vi siano dei veri interventi, chiari e tangibili, volti ad una positiva chiusura della drammatica vicenda, a salvaguardia del lavoro…che qui non manca e non è in crisi!

Dopo oltre 4 anni dalla certificazione del dissesto finanziario, la nomina del Commissario Straordinario, il misero fallimento (prima ancora di nascere) della “New-Co” il cui capitale doveva essere dei 51 Comuni serviti, il susseguirsi di bandi, gare, ricerche di mercato, manifestazioni di interesse, affidamenti provvisori e ricorsi al “Tar”, non si è ancora riusciti ad affidare a nessun soggetto né il servizio di raccolta rifiuti, né a trovare un acquirente credibile per il ramo del Teleriscaldamento, tanto meno individuare soluzioni per il personale addetto alle attività di supporto amministrativo. (es. Tia – Tarsu – Tares).

A ciò va aggiunto lo schizofrenico atteggiamento di alcune Amministrazioni Comunali locali che pur non pagando le fatture correnti, continuano a dichiararsi solidali coi lavoratori e col servizio pubblico, provocando così un disservizio per le comunità, una crisi ulteriore per le Aziende del Gruppo e per i Lavoratori, determinando di fatto le seguenti inaccettabili condizioni:

  • L’impossibilità di garantire l’acquisto di carburanti/combustibili per i mezzi adibiti alla raccolta rifiuti e per l’alimentazione delle caldaie del teleriscaldamento (che serve migliaia di utenze private, uffici pubblici, scuole, ospedali ed ospizi del territorio).
  • Interruzione dei servizi, poiché la mancanza di risorse economiche induce la discarica id Grosso Canavese (indicata dalla Provincia di Torino) a non accettare i rifiuti se non a copertura dell’intero costo dello smaltimento.

 

  • Sistematico ritardo nel recepimento delle retribuzioni per il personale (interessato da cicli di cassa integrazione)

 

  • Situazione di assoluto disagio per l’esiguo numero di mezzi disponibili che spesso versano in condizioni fatiscenti a causa della mancanza di una ordinaria manutenzione (non si pagano fornitori e fatturazioni di riparazioni precedenti).

 

Certi che le responsabilità verranno ascritte ai diretti interessati, desideriamo però che l’impegno delle Lavoratrici e dei Lavoratori che non hanno mai fatto mancare la loro collaborazione non venga vanificato. Disponibili a qualsiasi confronto, continueremo ad attendere fiduciosi che gli Amministratori e le Istituzioni facciano il proprio dovere. Sempre che non sia già troppo tardi!!!

FP-FGIL

FIT-CISL

UILTRASPORTI

FIADEL

Permalink link a questo articolo: https://www.damasio.it/senza-categoria/lettera-aperta-gruppo-asa-quale-futuro-per-i-dipendenti/19816