RIVAROLO – L’Unitre Rivarolo – Favria – Feletto ha inaugurato, venerdì scorso, l’anno accademico 2012-213, presso l’Oratorio di San Michele.
Per l’occasione sono state esposte alcune fotografie scattate dal gruppo (Giacomo Antoniono, Lucia Casciano, Onorina Choa, Alfio di Grazia, Franco Gattuso, Lucia Germano, Giovanni Manassero, Gualtiero Tapparo e Martino Vayra) del corso tenuto da Daniele Buffo, durante due gite effettuate al Giardino Botanico Alpino Paradisia di Valnontey (Cogne) e al Roseto della Sorpresa di Castell’Alfero (At), raccolte nella mostra intitolata “Una montagna di fiori”.
«Il corso di fotografia – ha affermato Giacomo Antoniono, Presidente dell’Unitre – ha avuto un ottimo riscontro durante lo scorso anno accademico, quindi riprenderà anche quest’anno.»
Giuseppe Poli, Direttore dei Corsi, durante l’inaugurazione, ha fatto un breve accenno agli obiettivi del direttivo: «È l’ottavo anno che ho l’onore di coordinare questi corsi – ha commentato – mi risulta dall’affluenza costante un discreto successo, ciò non può che renderci felici. Cerchiamo di fare sempre meglio puntando a un livello culturale alto. Cerchiamo di coinvolgere personalità, ma di sostanza e non soltanto di apparenza. Devo dire che sono sempre tutti disponibili a venire a relazionare qui da noi. Per quanto concerne il programma – ha proseguito Poli – ci siamo impegnati come sempre cercando di dare qualcosa di nuovo, il che non è facile. Argomenti di ogni interesse. Come sempre mescoliamo corsi classici e novità e speriamo anche quest’anno di incontrare il gradimento degli “allievi” e di stimolarli a frequentare, sia i corsi che le conferenze, i mini corsi e non ultimi i laboratori che sono una gamma stimolante di iniziative da fare insieme. Il nostro obiettivo – ha concluso – è la ricerca della qualità e dell’elevazione culturale, al fine di aumentare il gradimento.»
Ospite dell’inaugurazione, Daniele Cat-Berro, Ricercatore presso la Società Metereologica Italiana e redattore della Rivista “Nimbus”, che ha trattato il tema intitolato “Dai ghiacciai Canavesani al clima globale”: «Dopo dieci anni è la prima volta che parlo a Rivarolo, – ha dichiarato Cat-Berro introducendo i lavori – daremo uno sguardo locale, che racconta molto sul clima globale, partendo dai ghiacciai alpini, termometri naturali di ciò che sta accadendo al nostro clima. I ghiacciai del Gran Paradiso ormai sono poca cosa, ne sono rimasti meno di un terzo rispetto a 150 anni fa. Questa repentina scomparsa li accomuna tutti, ma qua é più evidente che altrove, poiché le quote basse e le esposizioni soleggiate già di per sé sono poco favorevoli alla formazione dei ghiacciai.»
Un argomento interessante che ha coinvolto l’affollatissima sala.