ORINO – Oltre cento persone hanno partecipato al Convegno interregionale organizzato da Cisl e Fnp Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta per i 40 anni del Servizio Sanitario Nazionale. “Scopo dell’evento era ragionare sull’evoluzione delle riforme che si sono succedute dal 1978 ad oggi, focalizzando l’attenzione sulle differenze tra i modelli sanitari, con particolare riferimento alle tre regioni, ed evidenziare i punti di forza e di criticità.
«Il convegno è stata anche l’occasione per ragionare sulle priorità che, come sindacato, vogliamo portare avanti nel confronto con il Governo e le Amministrazioni regionali” hanno detto Alessio Ferraris, segretario generale Cisl Piemonte e Rosina Partelli, segretaria generale Fnp Cisl Piemonte.
Dall’analisi dei modelli sanitari delle tre regioni sono emersi alcuni dati degni di nota, a partire dalle risorse investite nel settore della salute. La spesa pro capite nel 2016 è stata di 2.063 € in Liguria, 1.913 € in Piemonte e 2.107 € in Valle d’Aosta. Cifre superiori alla media nazionale e in linea con la media del nord Italia, ma che hanno subito un forte rallentamento negli ultimi anni: se fra il 2000 e il 2010 il tasso di crescita era superiore al 3%, tra il 2010 e il 2016 la spesa è rimasta sostanzialmente invariata.
Una possibile spiegazione la si può trovare nella linee guida nazionali che prevedono di spostare risorse dagli ospedali al territorio. Nuove tecniche di cura e nuovi strumenti consentono infatti ricoveri sempre più brevi per molte patologie, permettendo alla Regioni un forte risparmio di risorse. In effetti, la contrazione del numero di posti letto negli ultimi 15 anni è stata notevole: contestualmente, però, si sarebbe dovuto porre l’accento sulle cure territoriali. Non sempre, però, questo è avvenuto.
Dal 2013 in Liguria e dal 2016 in Piemonte ampia attenzione è stata riservata alle “Case della Salute”, che dovrebbero rivitalizzare il rapporto tra i territori e i cittadini in ambito sanitario. In Piemonte più di trenta progetti sono stati avviati, altrettanti dovrebbero esserlo nei prossimi mesi: ci vorrà del tempo per valutarne l’impatto effettivo.
Uno dei maggiori problemi a cui si vorrebbe fare fronte è quello dei tempi di attesa, tema al centro dell’agenda mediatica e politica degli ultimi mesi. Nel convegno si sono riportati alcuni esempi: dai 66 giorni necessari per svolgere una visita cardiologica in alcune ASL liguri, passando per le attese superiori ai 200 giorni per le visite oculistiche in Piemonte, arrivando ai 100 giorni di attesa per una colonscopia in Valle d’Aosta. Una difficoltà particolarmente sentita dalla popolazione, che a fronte di queste interminabili attese si trova spesso costretta a ricorrere alla sanità privata, pagando di tasca propria per avere dei servizi che dovrebbero essere garantiti dal SSN. La spesa sanitaria privata in Italia è mediamente di 560 € pro capite all’anno: una cifra superata da Liguria (591 €), Piemonte (635 €) e Valle d’Aosta (859 €, primo posto in Italia).
A conclusione della giornata l’Assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta ha ricordato “che il sistema sanitario è la più grande conquista sociale italiana, poiché garantisce tutela a tutti i cittadini, con una funzionalità progressiva in base alla situazione economica individuale. Perchè il diritto universale alla salute sia garantito è necessario che vi sia un forte coordinamento a livello nazionale, visto il divario tra i diversi modelli, ma soprattutto occorre riportare la sanità al centro del dibattito politico”.
Lug 10 2018
Un convegno sui 40 anni del Servizio Sanitario Nazionale
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