AGLIÈ – Un bel colpo d’occhio quello che il Salone Alladium di Agliè ha regalato ai tanti ospiti che lunedì sera si sono alternati sul palco, nell’appuntamento di presentazione della 97^ edizione del Giro d’Italia. Al suo interno si respirava l’amore e la passione verso uno sport ed una gara che negli anni, ormai quasi cento, ha saputo donare immense emozioni agli appassionati delle due ruote, con i suoi passaggi e le sue tappe, 21 in tutto per l‘edizione 2014, in un percorso che dall’Irlanda conduce a Trieste. Niente è scontato, se non la forza e la fatica di quel gruppo di campioni che nelle gambe concentrerà ore di allenamento e sudore per coronare il sogno di poter indossare la maglia rosa, là al traguardo. Le montagne più impervie compariranno nei giorni finali della competizione, dopo chilometri e chilometri di pedalate lungo percorsi che parlano dei paesaggi di cui fanno parte, e con loro la storia, la cultura, le bellezze naturalistiche che li caratterizzano, di cui è giusto raccontare per far conoscere.
L’assaggio è in un dvd realizzato per l’occasione e presentato in sala. Tanti i paesi canavesani che ospiteranno il passaggio dei grandi ciclisti: Volpiano, Lombardore, San Francesco al Campo, Vauda, Front, Barbania,Rocca, Rivara, Busano, Favria, Salassa, Valperga, Cuorgnè, Castellamonte, Ozegna, Rivarolo, Agliè, Bairo, Torre, Pramonico, Quagliuzzo, Parella, Loranzè, Samone, Ivrea, Bollengo. Ecco, che in mondovisione il Canavese , territorio ospite anche quest’anno non di una ma di ben due tappe, potrà giocare la sua partita, perché immensa sarà la vetrina di cui potrà godere. Grazie, dunque al Comitato Organizzatore, che si è speso per riportare sulle nostre strade, la corsa rosa. Nella memoria di tanti l’arrivo ad Ozegna del 1976, per poi tornare a rivivere quel momento quasi 40 anni dopo con la tappa ad Ivrea dello scorso anno e le due tappe ancora tutte canavesane che fra pochi giorni torneranno a far parlare di sè con la 13^ tappa Fossano-Rivarolo (23 maggio) e la 14^ tappa Agliè-Oropa (24 maggio), senza dimenticare l’appuntamento del 2011 con il Giro d’Italia Femminile con partenza da Agliè e arrivo a Ceresole Reale, quando le strade si riempirono di fiocchi e palloncini rosa. Fu quell’appuntamento a spronare gli organizzatori affinchè la competizione maschile ritornasse in Canavese. «Fu un vero successo – ha sottolineato Alberto Rostagno, Coordinatore del Comitato Tappa – In quel momento scandito da tanto entusiasmo abbiamo capito che il Canavese era pronto per ricevere il grande ciclismo. Lo ha fatto lo scorso anno con la tappa giunta ad Ivrea, dove grande è stato l’entusiasmo del pubblico ed il coinvolgimento di tutte le realtà presenti sul territorio, a partire dalle scuole. Sono loro, così come sottolineato da Claudio Succio, Presidente del Comitato Tappa, «i nostri ambasciatori». Difficile dimenticare la “bicicletta umana” che ha visto i bambini della Scuola Elementare di Agliè, aggiungere tra le materie di studio, ore ed ore di prove, da destinare alla grande competizione sportiva, con una performance dal grande impatto scenico e di colore. Torneranno anche quest’anno, con i loro compagni delle Medie, con una novità tutta da guardare: la pista da biglie più grande del mondo. Ed allora quale contributo potrà dare il Giro? «Grandissimo se si pensa che per il territorio rappresenta una tra le vetrine più grandi che si possano avere, quale evento mediatico a livello mondiale – ha continuato Rostagno – Basti pensare che sono 172 le televisioni collegate. Compito del Comitato sarà dunque captare quella che a tutti gli effetti è una grande opportunità e cercare di portarla avanti. «Il fatto che il Giro torni in Canavese – ha commentato Succio – è per me una soddisfazione personale. Ho praticato ciclismo a livello agonistico, ho fondato un team dei giovani delle Valli Orco e Soana ed oggi mi trovo a ricoprire questo importante incarico. Occorre saper vivere queste tappe come un’opportunità immensa per il territorio, che vedrà proiettate le sue bellezze a livello mondiale.»
Era il 1946 quando Gianni Brera identificò quell’allora Giro d’Italia come il “Giro della Rinascita”. E lo descrisse così: “Solo in provincia si coltivano le grandi malinconie, il silenzio e la solitudine indispensabili per riuscire in uno sport così faticoso come il ciclismo.”
Oggi per il grande evento è stato coniato uno slogan, nato da un concorso di idee messo a punto dal settimanale “Il Canavese”, che ne riprende il significato: “Arriva il Giro…Riparte il Canavese” e ci si augura che sia il volano necessario a risollevare un territorio sì profondamente in crisi, ma con tante eccellenze da far scoprire.
E a proposito di eccellenze, ad allietare il momento di festa, sono state le musiche del Coro “La Rotonda di Agliè” che con la sua musica ha accompagnato la serata. A Beppe Conti, giornalista Rai, il compito di commentare due fra le tappe definite dallo stesso «decisive» con due salite impegnative. Lo sguardo alla Barbaresco-Barolo, che ha sottolineato Conti, «si annuncia una tappa spettacolare, piacevole da vivere, perché non è affatto scontata. A caratterizzarla, una salita a Bardassano, che lo stesso Fausto Coppi fece fatica a percorrere; e poi la Agliè-Oropa, con il ricordo al grande Marco Pantani che nel 1999, dopo un problema alla catena, rimontò 49 corridori, vincendo ad Oropa.
Ed il pensiero è andato a ciclisti che di recente ci hanno lasciato, con un grande applauso al castellamontese Silvio Boni.
Oltre 60 gli eventi collaterali che accompagneranno il Giro, grazie alla partecipazioni delle tante associazioni che hanno aderito con entusiasmo al grande evento sportivo: dai concerti alle mostre, dagli incontri culturali, alle serate in rosa, ma non solo, perché Giro d’Italia significa anche solidarietà, con l’Anfass di Rivarolo. «Parliamo spesso di inclusione – ha sottolineato il Presidente dell’Anfass Storace – ed il Comitato organizzatore ha saputo promuoverla nel modo giusto. Avere accolto i nostri ragazzi proponendo loro di farsi parte attiva nella distribuzione di gadget e volantini, mi ha commosso, facendo alla Comunità un regalo meraviglioso.»
Presente all’incontro l’Onorevole Bonomo, che ha rilanciato un progetto in discussione, il progetto vento, con una ciclovia da Torino a Venezia, percorrendo 679 chilometri, e a chiudere la carrellata di interventi, a rappresentare il Coni, il Segretario Regionale Roberto Scrofani che un plauso ha voluto rivolgerlo a grandi campioni del passato come Franco Balmamion, tutt’oggi ancora in grado di raccontare e veicolare messaggi positivi di uno sport genuino, non contaminato dal business, ma fatto di passione, sacrificio, sudore.
Karen Orfanelli
Mag 09 2014
“Ufficialmente” Giro! Ad Agliè la serata di presentazione delle tappe canaavesane
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