Ricca: “Dal Governo nessuna vera apertura su patto stabilità, Sono deluso anche dall’Anci”

«Ho partecipato all’Assemblea annuale dell’Anci a Bologna e mi aspettavo che la vasta partecipazione del Governo al confronto fosse preludio di qualche positiva novità per la costruzione del prossimo bilancio 2012. Ma così non è stato. Se è positivo che il Governo sia stato presente in forze, a partire dal Presidente del Consiglio Mario Monti e tanti altri Ministri, la sostanza delle cose dette lascia poco spazio all’ottimismo. Nell’immediato, salvo ripensamenti dell’ultima ora, non ci sarà alcuna modifica ai provvedimenti più contestati, a partire dal Patto di stabilità.»
Lo ha dichiarato il Sindaco di Bollengo, Luigi Ricca.
«Sia il Presidente Monti, sia il Ministro Grilli si sono trincerati – dice Ricca – dietro la cartina di tornasole del negoziato europeo, fondamentale, secondo loro, per poter svincolare gli investimenti dal vincolo del Patto. Ma questo è un alibi perché nulla vieta al Governo, almeno per i Comuni sotto i 5.000 abitanti, finora esclusi dal Patto, di ridisegnare la norma a livello nazionale. Non farlo vuol dire sottoporre i Piccoli Comuni ad un vincolo insostenibile ed irrazionale, con un impatto fortemente negativo sulla economia locale, che trova negli investimenti, per quanto limitati, dei Comuni, un po’ di volano per superare la crisi. Senza contare che le norme attuali penalizzano, con tagli orizzontali, i Comuni più efficienti.»
Solo sul futuro del gettito Imu c’è stata qualche apertura, prospettando il passaggio dell’intero gettito ai Comuni, con l’istituzione di un Fondo Perequativo nazionale per compensare i Comuni deboli, privi di cespiti idonei a garantire un gettito minimo. «Ma una grande delusione – prosegue Ricca – viene anche dall’Anci perché è stato evidente che il più grande sostenitore della elezione con il sistema di secondo grado per la Governance delle nuove Province e della Città Metropolitana è proprio l’Anci nazionale. Evidentemente è prevalente una visione dei grandi Comuni, che finirà, se resterà così, di penalizzare il territorio. Se si vuole un Ente intermedio che funzioni, che gestisca con equilibrio sul territorio funzioni di area vasta come la viabilità, i trasporti, l’edilizia scolastica, l’ambiente, ecc, il Presidente ed i suoi collaboratori devono essere eletti dai cittadini e non solo dai Consigli comunali. Devono cioè avere rappresentanza vera di territori più vasti dei loro Comuni.»

Permalink link a questo articolo: https://www.damasio.it/home/ricca-dal-governo-nessuna-vera-apertura-su-patto-stabilita-sono-deluso-anche-dallanci/11755