IVREA – Alla presentazione dei componenti del Consiglio di Amministrazione della Fondazione per lo Storico Carnevale di Ivrea non poteva mancare una “finestra” tutta dedicata alla decisione presa poche ore prima dagli Aranceri di sciogliere la propria Associazione, resa nota attraverso un comunicato stampa, letto per intero dal Sindaco Carlo della Pepa. «Prendiamo atto delle nomine effettuate per il CdA della Fondazione – si legge al suo interno – che non hanno minimamente tenuto conto del peso organizzativo, morale ed economico di una componente come quella degli Aranceri a piedi che rappresenta 7000 figuranti del nostro Carnevale e si ritrova un peso decisionale pari a componenti molto meno numerose.» Nel precedente CdA era presente Marco Candelieri quale rappresentante proposto dagli Aranceri. «Ritenevamo la nomina di Candelieri un modus operandi e non come una casualità. Ci siamo sbagliati e questo ci ha portato a fare una riflessione sull’utilità dell’Associazione Aranceri a piedi dello Storico Carnevale di Ivrea.» Decisione non unanime vista l’opposizione di alcune squadre. «Uno scioglimento – si legge ancora sul documento – deciso non come forma di ricatto, ma come tutela del singolo diritto di ogni squadra presente nell’associazione.» Un comunicato, ha commentato il primo cittadino, «che mi ferisce e che non condivido.»
Il riferimento è andato allo Statuto, che parla di partecipazione delle varie componenti e della volontà in questi ultimi anni di dare maggior peso alle stesse rispetto al passato, valutando proposte e suggerimenti. Insomma Della Pepa ha parlato, a suo parere, di una festa maggiormente condivisa dalla città e da tutte le sue componenti, basata su quello che ha definito « il principio della rappresentanza democratica», dove le Associazioni dagli Aranceri ai Cavallanti, ai delegati delle Fagiolate, hanno per così dire voce in capitolo, a fronte di una manifestazione dove tutti insieme lavorano per la buona riuscita, dove il lavoro svolto dal Cda è consistito nel far capire l’importanza di parlarsi, condividere le decisioni e andarle a rappresentare. «Credo che questo Cda sia rappresentativo e credo che anche le componenti degli Aranceri siano rappresentate. Nel momento in cui io ho operato ho seguito norme e Statuto. Penso che lo Statuto riconosca un peso diverso agli Aranceri, tant’è che sono le uniche componenti che hanno tre voti rispetto alle altre e credo che le decisioni debbano essere prese sulla base dell’autorevolezza delle persone. Quando gli Aranceri proposero Candelieri, che ebbe il maggior numero di consensi non ci furono problemi nel nominarlo. I candidati ufficiali degli Aranceri sono arrivati al 3° e 4° posto; li ho contattati, uno mi ha dato la disponibilità, poi ho fatto le scelte secondo i principi indicati.»
Quel che è certo è che dopo lo scioglimento dell’Associazione, non ci sarà nessuno a rappresentare gli Aranceri nell’assemblea delle componenti riconosciute dallo Statuto. E se ne parlerà martedì prossimo, quando il nuovo Cda tornerà a riunirsi. «Credo non si sia interrotto un dialogo – ha concluso Della Pepa – questa è una crisi di crescita, che fa sempre bene. Il Carnevale non è un uomo solo al comando, ma deve essere una partecipazione collettiva e la prima partecipazione collettiva individuata nello Statuto sta nell’Assemblea delle componenti. Al Sindaco era affidato il compito di trovare un gruppo coeso che lavorasse senza sentire altre pressioni di carattere politico, numerico, ricattatorio. Nel momento in cui nomino delle persone ho delle responsabilità: che siano persone che collaborino insieme, sappiano gestire il denaro pubblico in modo accurato e trasparente e che abbiano una visione a 360 gradi della manifestazione. Cercheremo di costruire un nuovo rapporto che parta da queste premesse.»
Karen Orfanelli
Nov 10 2012
Presentato il CdA del Carnevale, ma si parla di Aranceri (Guarda il video)
Permalink link a questo articolo: https://www.damasio.it/home/presentato-il-cda-del-carnevale-ma-si-parla-di-aranceri/12879