Papotti interroga la Provincia sull’allargamento della SP 47

PONT – Nel febbraio 2008 la Provincia acquistava, tramite formale atto notarile, dai rispettivi proprietari alcuni fondi e fabbricati esistenti nel Comune di Pont Canavese lungo la SP 47 della Valle Soana per un valore complessivo di spesa di 240mila euro.
La scelta dell’ente era quella allargare in quel tratto la strada provinciale abbattendo gli immobili in questione. Da quella data sono ormai trascorsi più di cinque anni e nulla è stato fatto: permangono quindi le note criticità legate alla scarsa larghezza del tratto di strada in questione e la “strettoia” esistente costituisce un problema che ormai si trascina da decenni rappresentando un vero e proprio limite per lo sviluppo della Valle Soana, oltre che un serio pericolo per gli utenti di quel tratto di strada.
In tale situazione, il denaro pubblico speso dall’Ente per acquistare la proprietà sui fondi e sugli immobili in questione non ha di fatto portato a nulla, anzi, gli immobili stessi versano in condizioni di assoluta precarietà e dunque, a ben vedere, gravano addirittura sull’Ente da un punto di vista di sicurezza e pubblica incolumità.
Per queste ragioni Franco Papotti, Capogruppo Fratelli d’Italia in Consiglio Provinciale, è tornato sul tema già affrontato due anni fa proprio grazie ad una sua interrogazione ed ha presentato una nuova interrogazione in cui lamenta i ritardi dell’ente e chiede di conoscere con quali modalità e con quale tempistica la Provincia intenda tenere fede alle scelte di intervento viario che in allora sostennero la scelta di acquistare quei terreni e quei fabbricati.
«È necessario intervenire con sollecitudine per risolvere il problema – dice Papotti – L’allargamento di quel tratto di strada, oltre che mettere in sicurezza la viabilità sulla SP 47, farebbe infatti da “volano” all’ulteriore sviluppo della Valle Soana, a maggior ragione alla luce degli importanti investimenti effettuati in campo turistico sulla testata della valle medesima (Frazione Piamprato, nuova seggiovia Ciavanassa). L’immobilismo della Provincia ha fatto sì che a cinque anni ormai dall’acquisto di fondi e fabbricati nulla sia stato fatto in concreto.»