PHOENIX (USA) – Paola Gianotti, a dodici giorni dall’incidente che le ha causato la frattura della quinta vertebra cervicale, ha deciso di non mollare e tenere duro, proprio come dice il suo motto, “keep brave”!
Lo scorso 16 maggio, mentre stava pedalando nei pressi di Parker (Arizona), in direzione del confine con la California, è stata coinvolta nella collisione tra un’auto ed un camion che l’aveva appena sorpassata. Dimessa dal Banner Good Samaritan Medical Center di Phoenix dopo pochi giorni, ha deciso di rimanere negli Stati Uniti per il necessario periodo di riposo, in attesa di conoscere il parere definitivo dei medici sulla possibilità di proseguire o meno la sua impresa.
“Ho male alla schiena e un po’ alla testa per via della caduta”, racconta l’atleta eporediese. “Sento comunque che la situazione sta migliorando di giorno in giorno. I neurochirurghi mi hanno prescritto l’uso del collare cervicale per un periodo da quattro a sei settimane; entro il 10 giugno sono previste le radiografie di controllo, per verificare lo stato di calcificazione della vertebra. Se l’esito sarà positivo potrò iniziare subito la fase di riabilitazione e riprendere l’allenamento”.
Questo, per Paola, significherebbe ritrovare l’equilibro psicofisico, compromesso con l’incidente. Ma lascia intendere come faccia parte della sfida; è anche per superare queste eventualità che si è preparata fisicamente e mentalmente per un anno, e non se la sente di abbandonare tutto per colpa di una causa di forza maggiore. A sostenerla e farle coraggio sono stati in questi giorni i quasi settemila follower su facebook, che l’hanno letteralmente sommersa di messaggi di incoraggiamento. “Tutti questi messaggi mi hanno fatta sentire amata. Solo in questi momenti mi sono davvero resa conto di quante persone mi stanno seguendo. Il mio
sogno è diventato il loro e anche per questo motivo ho deciso di andare avanti, se i medici e le condizioni fisiche me lo permetteranno”.
Anche Juliana Buhring, l’atleta greca detentrice del Guinness, si è messa in contatto con Paola per sostenerla e incoraggiarla. “Sei un esempio per tutti”, ha scritto in un post.
L’avvocato di Phoenix che sta seguendo la vicenda dell’incidente è un ciclista che si è subito innamorato del progetto, tanto che ha deciso di utilizzare “il caso” per tentare di far passare un emendamento ad una legge dell’Arizona, allo scopo di aumentare la sicurezza sulla strada di pedoni e ciclisti. Per quanto riguarda il Guinness dei primati Paola, sempre tramite il suo legale, ha inoltrato formale richiesta di interruzione del tempo, a causa dell’incidente imprevisto; l’organizzazione ha fatto sapere che stanno valutando la situazione e risponderanno il prima possibile.
“Ho deciso di non fermarmi perché nessuno può distruggere il mio sogno. Quando si cade ci si deve sempre rialzare. Sono ottimista; spero di poter ripartire tra una ventina di giorni. Tutto, però, dipende dall’esito degli esami di controllo e da come il mio fisico reagirà alla fisioterapia e alla riabilitazione”.
Se tutto andrà per il meglio Paola prevede di risalire sulla sua Hobo (solo lievemente danneggiata nell’incidente, in modo non significativo) intorno al 15/20 giugno con destinazione Los Angeles. Dagli USA volerà in Australia dove si appresterà ad effettuare un altro “cost to cost” da Melbourne a Perth, attraversando un altro sconfinato deserto.
Per la successiva tappa in Asia non desta eccessiva preoccupazione il colpo di stato avvenuto di recente in Thailandia ad opera della giunta militare; dalle notizie delle agenzie di stampa e della Farnesina sembra che la situazione sia piuttosto calma.
Mag 29 2014
Paola Gianotti pronta a ripartire
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