In occasione del presidio dei lavoratori dei parcheggi GTT che si sta svolgendo da lunedì scorso di fronte al Municipio di Torino, cogliamo l’occasione per ricordare che la decisione della vendita del 100% del settore Parcheggi GTT e del 49% del resto di GTT, è una scelta miope e dannosa per tutti i dipendenti GTT, nessuno escluso, e per la cittadinanza tutta.
Il Comune, dal canto proprio, vuole recuperare in tal modo un tesoretto per coprire nell’immediato una parte della voragine del proprio bilancio, ma questa operazione porta le seguenti conseguenze:
– Verranno ampliate le aree di sosta a pagamento affinché il privato possa aumentare i profitti, quindi i cittadini, già vessati da tasse e balzelli di ogni genere, in un momento di forte crisi generale vedranno diminuire ulteriormente la propria capacità di acquisto;
– Il denaro che i cittadini verseranno per il pagamento della sosta andrà ad ingrassare le tasche di aziende private, invece di restare nelle casse di GTT/Comune per finanziare il servizio pubblico;
– GTT, venendo a mancare il flusso economico proveniente dalla gestione dei parcheggi, sarà costretta a ridurre ulteriormente il servizio di trasporto pubblico, creando ulteriori disagi ai cittadini, che saranno costretti ad utilizzare sempre con maggior frequenza l’automobile con ulteriore esborso di denaro e con il conseguente aumento di inquinamento;
– Con il taglio del servizio GTT, all’interno della quale il socio privato che ne acquisterà il 49%, avrà un notevole potere decisionale pur non avendo la maggioranza a seguito delle modifiche statutarie avvenute nell’autunno, si vedrà costretta a tagliare sui costi del personale amministrativo e di guida con il rischio di ricorso a licenziamenti e cassa integrazione.
Per questi motivi la cessione del ramo Parcheggi non è semplicemente una questione che riguarda i circa 230 dipendenti del settore, ma riguarda tutti i dipendenti GTT con le proprie famiglie e tutta la cittadinanza.
A questo si aggiunga che la sosta a pagamento è stata individuata nel piano urbano del traffico come strumento per dissuadere la popolazione dall’utilizzo del mezzo privato a favore dei mezzi di trasporto pubblici: la vendita del ramo aziendale che gestisce il settore parcheggi si pone, pertanto, in netto contrasto con l’originaria “mission”, in quanto il privato deve massimizzare i profitti e quindi ha interesse, semmai, ad incentivare il traffico privato.
E’ inequivocabile, quindi, che una gestione della mobilità cittadina può essere effettuata in modo più armonico da un soggetto unico che gestisca sia il trasporto che la sosta.
D’altro canto è, invece, possibile efficentare la gestione di GTT nella sua totalità con riduzione degli sprechi e delle inefficienze con vantaggi di gran lunga superiori a quelli derivanti dalla svendita di un pezzo di questa con conseguenze disastrose sul tessuto sociale della città!!
Per questi motivi la Cisal è fortemente contraria a questa operazione di macelleria sociale e invita le altre Organizzazioni Sindacali ad un percorso comune di ferma opposizione alla vendita e allo spacchettamento di GTT!
Cisal Torino
Davide Schirru
Ott 18 2013
No alla vendita dei parcheggi GTT
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