Nasce “L’escalina”, una nuova rivista culturale

IVREA – Presso il caffè letterario “Ex esattoria” è stata presentata la rivista “L’escalina”, nuova pubblicazione a cadenza semestrale, che si occuperà di cultura letteraria, storica, artistica e scientifica.
Abbiamo  intervistato  il Prof Dario Pasero, docente al liceo Carlo Botta e direttore della nuova rivista.
Come nasce il progetto «l’Escalina?
«Un gruppo di Docenti del liceo «C. Botta» di Ivrea, ciascuno con le proprie competenze ed i propri interessi, ma tutti legati dall’amore per la cultura e per la nostra terra, ha deciso a metà circa dello scorso anno scolastico di “mettere sulla carta” e di far circolare gli esiti di alcune loro ricerche nei campi più diversi (letterario, artistico, storico, scientifico…). »
Quali le finalità della Rivista
«La Rivista, che esce ogni sei mesi (aprile ed ottobre), intende esplorare la cultura della nostra terra piemontese, inserendola comunque in un quadro più vasto (italiano ed europeo): nel primo numero, per esempio, ospitiamo un articolo sulle relazioni tra il poeta piemontese Luigi Olivero ed Ezra Pound; nel prossimo (in uscita ad ottobre) ci sarà un ricordo del romenista torinese Marco Cugno (da poco scomparso), ma anche uno studio sui discendenti della famiglia Gozzano.»
Come è strutturato e da chi è composto lo staff redazionale?
«In redazione siamo in 5, tutti (o quasi…) del «Botta» di Ivrea: io sono il direttore, gli altri sono i professori Cristina Zaccanti e Michele Curnis ed il dr. Fabrizio Dassano; ultimo (ma non ultimo) il prof. Doriano Felletti, già docente al «Botta» ed ora Dirigente Scolastico a Chivasso. All’interno della redazione non ci sono compiti stabiliti particolari, ma collaboriamo ciascuno secondo il proprio tempo, la propria disponibilità e le proprie competenze. La Rivista è assolutamente auto-finanziata, grazie alle quote degli abbonati ed al sostegno del nostro editore, Davide Bolognino di Ivrea. Siamo orgogliosi di poter scrivere, in terza di copertina, che la Rivista è pubblicata senza l’utilizzo di fondi pubblici.»
A quale target è indirizzata la rivista?
Ovviamente la nostra speranza è che la Rivista sia diffusa tra un pubblico il più ampio possibile. Diciamo, comunque, che il nostro “lettore ideale” è una persona di cultura medio-alta, con particolari interessi per il nostro territorio (Canavese e Piemonte), ma che non esclude la possibilità di allargare i propri orizzonti anche fuori dai confini, verso l’Italia e l’Europa (e il mondo…). Non una Rivista per specialisti di una singola, o di alcune discipline, certo; una Rivista leggibile e godibile da molte persone, ma non una banale raccolta di articoli che affrontino temi comuni in modo superficiale e sciatto, per invogliare a seguirci un pubblico “di bocca buona”.»
Quali sono le prospettive e le proiezioni nel futuro?
«Di ampliare, innanzitutto, la rosa dei collaboratori che scrivono articoli (attualmente le firme sono una quindicina, tra quelle che sono già apparse e quelle che usciranno nei prossimi numeri); poi ampliare il numero di lettori ed abbonati: la Rivista si può avere sia acquistandola in libreria (costa 12 euro a numero, di circa 200 pagine) sia associandosi per tutto l’anno (l’abbonamento è di 20 euro per due numeri), ma abbiamo in cantiere anche altre iniziative, sia editoriali (sta per uscire il primo volume di una collana di testi, i «Quaderni», che affiancheranno la Rivista) sia di tipo più ampiamente culturale (nel mese di ottobre abbiamo in programma un ciclo di “letture dantesche” presso la Biblioteca diocesana, in via Warmondo ad Ivrea, e precisamente il 10, 17 e 24, alle ore 20.45). Comunque, per qualunque informazione si può visitare il sito www.iluoghielastoria.it.»

Bruno Cossano

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