È stato pubblicato in questi giorni da Hever Edizioni il volume “Mauro Salizzoni, un chirurgo tra bisturi e cronometro”, una biografia in cui Salizzoni racconta tutte le sue passioni: il bisturi e la sala operatoria, la formazione tra Parigi, Hanoi, Bruxelles e Pittsburgh, i tremila trapianti realizzati all’ospedale Molinette di Torino (dove ha diretto fino al 2017 il Centro Trapianti di fegato), la famiglia e le origini eporediesi, il cronometro e le gare agonistiche (in particolare la corsa Ivrea-Mombarone, della quale non ha mai perso un’edizione), la politica negli anni della gioventù e l’impegno istituzionale nell’attuale ruolo di vice Presidente del Consiglio regionale del Piemonte.
Il testo e le interviste sono di Marina Rota, la prefazione di Piero Bianucci.
Il volume si propone di sottolineare non solo la professionalità di Salizzoni riconosciuta in tutto il mondo, ma anche il suo spessore umano: la dedizione quasi calvinista
alla sua attività, la temperanza nell’affrontare ogni tipo di difficoltà, l’orgoglio del lavoro ben fatto, il senso del dovere. Mauro Salizzoni, “il mago dei trapianti di fegato”, ha voluto dedicare questa sua biografia agli ultimi, ai dimenticati: ai donatori, che concedono ad altri l’opportunità di una nuova vita.
Mar 27 2021
Mauro Salizzoni, un chirurgo tra bisturi e cronometro
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