L’Arpa ha risposto alla lettera di diffida del Comitato Non Bruciamoci il Futuro

RIVAROLO – È arrivata finalmente la risposta dell’Arpa Piemonte alla diffida, inviata dal Comitato “Non Bruciamoci il Futuro”, per l’accensione dell’impianto situato nell’area dell’ex Vallesusa. «Abbiamo capito – replicano i portavoce del Comitato, Gianni Fragale e Danila Tarizzo – che, l’impianto è stato già messo in esercizio il 17 dicembre e sono state già trasmesse alla ditta le modalità di funzionamento dello SME, il Sistema Monitoraggio Emissioni. L’Arpa e la Provincia hanno concordato il tutto senza ascoltare il Comune e le preoccupazioni dei Cittadini che attraverso il Comitato chiedevano e chiedono un sistema pubblico di controllo su cosa viene immesso nella camera di combustione e sui fumi emessi dalla ciminiera. Riteniamo che i cittadini abbiano il diritto di conoscere in tempo reale i dati, attraverso un sistema pubblico di monitoraggio.
Invece nella risposta dell’Arpa viene detto che se vogliamo sapere l’andamento delle emissioni dobbiamo fare richiesta di accesso agli atti e aspettare.
In ogni caso il Comitato chiederà accesso a tutti i dati delle emissioni avvenute e le prescrizioni dell’Arpa riguardo le modalità di funzionamento dello SME, dati e documenti che saranno poi discussi con i Cittadini.
Il Comitato ha proposto la costituzione di una Commissione tecnica che possa rendere più stringente il controllo su ciò che entra nella camera di combustione e su cosa esce dal camino oltre all’istallazione di centraline sul territorio, gestite dall’Arpa e consultabili dai Cittadini stessi.
La ciminiera dal 1° dell’anno non fuma più e si stanno ultimando tutti i lavori alla Centrale, la corsa nel far figurare l’avviamento dell’impianto entro fine 2012 (anche producendo pochi KWh) consisteva nel fatto che, per gli impianti avviati dopo il 31/12/2012, il valore dei “certificati verdi” è molto meno vantaggioso.