“Ivrea Città Industriale del XX Secolo” è stata iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. La decisione è avvenuta durante i lavori del 42° Comitato del Patrimonio Mondiale
che si sta svolgendo a Manama in Bahrein dal 24 giugno al 4 luglio.
La dichiarazione del meo Sindaco Stefano Sertoli, in Bahrein insieme a Carlo Della Pepa.
“Grandissima gioia per Ivrea, fortissima emozione, il risultato di un grandissimo lavoro svolto per un lungo periodo, fra mille difficoltà, fortissimamente voluto da Carlo Della Pepa e da tutti coloro che hanno lavorato al suo fianco .
Penso a tutti coloro che in Comune hanno lavorato alla candidatura, creando un vero e proprio team sotto la guida di Della Pepa, penso al coordinatore Lavarini ed al suo team, alla Regione Piemonte, alla Città Metropolitana, al Comune di Banchette, alla Sovrintendenza, alla Fondazione Guelpa, alla Fondazione Olivetti ai quali vanno le mie più vive congratulazioni, i miei più sentiti ringraziamenti a nome della città di Ivrea per questo risultato assolutamente storico e per nulla scontato.
Non posso non rivolgere un pensiero commosso , in questo particolare momento, a Lucia Guelpa e a Lalla Olivetti alle quali tutti noi eporediesi dovremo essere eternamente riconoscenti.
Alla prossima amministrazione il grandissimo onore e l’impegnativo compito di iniziare da subito a lavorare per cercare di raggiungere tutte le opportunità che questo importantissimo riconoscimento mondiale può portare ad Ivrea, al territorio ed ai suoi cittadini.”
Ivrea rappresenta un esempio distintivo della sperimentazione di idee sociali e architettoniche sui processi industriali, e un’esperienza innovativa di produzione industriale di livello mondiale che guarda in special modo al benessere delle comunità locali. Fondata nel 1908 da Camillo Olivetti, la città industriale di Ivrea è un progetto industriale e socio-culturale del XX secolo. La maggior parte dello sviluppo di Ivrea avvenne nel periodo degli anni ’30 e ’60 sotto la direzione di Adriano Olivetti, periodo in cui l’azienda Olivetti produceva macchine da scrivere, calcolatrici meccaniche e computer. La forma della città e gli edifici urbani di Ivrea sono stati progettati da alcuni dei più noti architetti e urbanisti italiani di quel periodo. La città è composta da edifici per produzione, amministrazione, servizi sociali e usi residenziali, che riflettono le idee del Movimento Comunità.
La città industriale di Ivrea rappresenta quindi un significativo esempio delle teorie dello sviluppo urbano e dell’architettura del XX secolo in risposta alle trasformazioni industriali e sociali, inclusa la transizione dalle industrie meccaniche a quelle digitali.
La perimetrazione comprende il perimetro dell’area destinata al progetto industriale olivettiano, includendo gli edifici della produzione, gli uffici, i servizi (asilo nido, mensa, servizi sociali), le residenze.
La candidatura, presentata all’Unesco a gennaio 2017, è stata sottoposta al processo di valutazione da parte degli Organismi consultivi dell’Unesco, durato un anno e mezzo. Gli esiti della valutazione sono stati presentati al 42° Comitato del Patrimonio Mondiale, che ne ha deciso l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale.