IVREA – GUARDA IL VIDEO Che senso ha presentare una mozione in Consiglio Comunale se poi questa viene modificata sensibilmente attraverso la presentazione di alcuni emendamenti da parte della maggioranza. Il documento che esce non è più quello originario voluto da chi lo presenta. Con questo criterio si potrebbe arrivare, per assurdo, ad approvare una mozione che sostiene l’esatto contrario di quanto proposto in origine.
È questo, in estrema sintesi, il succo della discussione relativa ad una mozione presentata in Consiglio Comunale dal Consigliere del Movimento 5 Stelle Pierre Blasotta sulla violazione della Piattaforma L4 proposta dell’associazione Libera e che stabilisce una serie di “buone pratiche” aderenti ad un codice etico di legalità e trasparenza negli enti locali sottoscritta da tutti i candidati sindaco durante la campagna elettorale di primavera.
La piattaforma sostiene che “sono considerate situazioni di conflitto di interessi (…) la
sussistenza di rapporti di parentela o affinità entro il quarto grado con persone operanti in organizzazioni specificamente interessate all’oggetto delle decisioni cui l’amministratore partecipa, anche nei casi in cui detti rapporti non configurano situazioni che danno luogo ad incompatibilità previste dalla legge o da altre norme”.
Nella mozione di Blasotta si ricorda che all’interno del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Guelpa siede Pier Adolfo Salvetti, padre dell’attuale Assessore alla cultura ed al turismo Laura Salvetti. ”Gli ambiti operativi di entrambi sono nel campo della cultura – dice ancora la mozione – con possibilità di decidere od influenzare le decisioni su ingenti risorse finanziarie e quindi creare situazioni imbarazzanti ove le attività proposte dall’assessore alla cultura dovessero ricevere finanziamenti dalla fondazione Guelpa.”
Per questo nel testo finale della mozione si chiede rispettare gli impegni presi con gli elettori all’atto della firma pubblica della piattaforma e di sanare la situazione di conflitto di interessi procedendo alla revoca della delega alla cultura dell’attuale Assessore oppure alla nomina di un nuovo Consigliere della Fondazione Guelpa.
A Blasotta non sono piaciuti gli emendamenti presentati dal capogruppo del PD Fabrizio Dulla e nemmeno le argomentazioni sostenute.
In particolare il fatto che dopo avere sottoscritto la piattaforma il Sindaco l’ha disattesa, nominando come assessore un parente di un componente del CdA della Guelpa. E poco importa se la nomina di Salvetti padre è stata fatta dal precedente Consiglio Comunale in rappresentanza delle opposizioni. È la successiva scelta di Laura Salvetti che va in contraddizione con quanto sottoscritto da Della Pepa poco prima della tornata elettorale.
Ne è nata una discussione nel corso della quale Blasotta è stato “appoggiato” dal capogruppo di Coscienza Civica Eporediese Tomaso Gilardini. E nemmeno la sospensione del Consiglio è servita per consentire ai capigruppo di trovare una mediazione.
Alla fine è stato lo stesso Sindaco Della Pepa a chiedere al PD di ritirare gli emendamenti e votare la mozione così come è stata presentata.
Mozione che è stata poi bocciata dal Consiglio.
Ma rimangono i due problemi. Quello della incompatibilità tra i Salvetti e quello relativo agli emendamenti delle mozioni che ha fato dire a Blasotta: «Cosa stiamo a fare in Consiglio Comunale se i nostri documenti possono venire stravolti dalla maggioranza?».
Mario Damasio
Ott 01 2013
Caso Salvetti: Blasotta (5 Stelle) all’attacco
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