Inaugurato lo stabilimento Maserati

GRUGLIASCO – «Oggi è un giorno storico. Il 2013 segna l’inizio di una nuova era per Maserati”, ha detto l’amministratore delegato Fiat Sergio Marchionne alla inaugurazione dello stabilimento ex Bertone di Grugliasco. Secondo Marchionne le vetture che usciranno da Grugliasco «sono cruciali per riposizionare il marchio e avviare una fase di espansione senza precedenti. Il piano di crescita della Maserati porterà a vendere 50mila vetture l’anno entro il 2015: se si considera che l’anno scorso Maserati ne ha vendute poco più di 6mila, stiamo parlando di un salto epocale.»
Attualmente nello stabilimento di Grugliasco lavorano 500 addetti.
Alla cerimonia erano presenti il Presidente John Elkann e il Presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo.
I commenti
«È stato confortante ascoltare le parole del giovane Elkann che ha richiamato le radici della famiglia nel nostro territorio. Un segnale di speranza concreto» ha detto il Presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta. «Gli operai e le operaie che questa mattina applaudivano – aggiunge Saitta – per anni hanno lottato per il loro posto di lavoro. Vederli sorridere oggi è un momento che non dimenticheremo.»
Secondo il sen. Gilberto Pichetto (Pdl) «l’apertura dello stabilimento Fiat Macerati di Grugliasco è un importante segnale di inversione di tendenza anche nell’automotive, dopo tante notizie di chiusure e ridimensionamenti. È anche la conferma che Torino e il Piemonte possono ancora dire la loro in questo settore produttivo, puntando sull’innovazione, sul design e sul segmento di alta gamma, dove la specificità e il nome del prodotto italiano sono più apprezzati.»
Il Sindaco di Torino Piero Fassino: «Dall’inaugurazione a Grugliasco dello stabilimento Agnelli per la produzione dei nuovi modelli Maserati viene un importante segnale di speranza perché riprende a produrre completamente rinnovata un’ azienda chiusa da più di 6 anni, perché così si restituisce un centro di lavoro a più di 1000 lavoratori e perché dai discorsi di John Elkann e di Sergio Marchionne è venuta la conferma di voler continuare a investire in Italia ed a Torino, nonostante il mercato dell’automobile conosca soprattutto in Europa la più grande crisi degli ultimi 30 anni.»