Appena stampato, il libro di Ivan Ferrando, “Aerei spia nella seconda battaglia delle Alpi”, racconta con precisione storica il fronte italo-francese visto dal cielo, con gli occhi dei piloti de l’aviation du Secteur des Alpes inquadrati nel Groupe 1/35; è un prezioso volumetto, di taglio originalissimo su uno degli aspetti meno noti dell’ultimo anno di guerra: la narrazione di parte dall’attività bellica nella zona del Piccolo San Bernardo dal mese di settembre del 1944 e la nascita dell’aviation des Alpes il mese successivo nell’ambito delle FFI francesi fino alla fine della guerra alla fine di aprile del 1945. Voli di ricognizione fotografica e lancio di granate sulle postazioni tedesche e della Rsi ben oltre la linea del fronte, in territorio valdostano e piemontese. Oltre a tracciare tutte le missioni, numerose sono le azioni descritte dall’autore tramite la documentazione raccolta in Francia: l’aviolancio del 14 novembre 1944 per una sezione di Éclaireur Skieurs bloccata sul Col du Midi senza rifornimenti per un guasto alla teleferica di Chamonix, davanti alle postazioni tedesche della zona del Rifugio Torino. Come quella del 24 dicembre per inidivduare nuove postazioni d’artiglieria tedesca al colle del Piccolo San Bernardo: quando i piloti del Morane Saulnier MS 500 furono fatti a segno da raffiche di mitragliatrice dopo aver fotografato i cannoni. Nel 1945 viene descritta l’attività aumentata dei piloti francesi anche nel settore sud delle Alpi Marittime e l’autore si sofferma sull’operazione Himmelfarht e la battaglia del Col du Midi del 17 febbraio, descrivendo l’attacco aereo con il mitragliamento del Rifugio Torino del 19 febbraio 1945 per colpire le forze tedesche che tenevano il Col du Géant con l’ausilio degli Spitfire Mk IX del gruppo nizzardo 2/7. L’epilogo caratterizzato dal duello d’artiglieria sul Monte Bianco dell’8-9 aprile 1945. Ivan Ferrando si è avvalso della collaborazione e dei documenti di Pierre Lussignol e della Société Lyonnaie d’Histoire de l’Aviation et de Documentation Aéronautique e del “Fond Blandin”, del signor Jacques Moulin, recentemente scomparso.
Ivan Ferrando si è laureato all’Università della Valle d’Aosta sulla tematica del libro ed è laureando in Storia all’Università di Torino. Presta servizio come Guardiaparco al “Parco Nazionale del Gran Paradiso”. Edizioni Susalibri, gennaio 2021, 175 pagine, €8.90.
Fabrizio Dassano
Feb 01 2021
Gli aerei spia sui cieli di Valle d’Aosta e Piemonte
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