Festa della Protezione Civile

RIVAROSSA – A Rivarossa domenica scorsa, 4 novembre, si è svolta la festa della Protezione Civile.
Oltre a tutti i componenti del gruppo di Rivarossa, erano presenti i gruppi di Front e Vauda, l’associazione “Il Marinaio” di Rosta, Comune, Proloco e diverse associazioni.
«Oltre ai vari gruppi – ha commentato il Coordinatore Michele Ferrara – è stato un onore avere alla nostra manifestazione, Umberto Ciancetta Presidente del Coordinamento Provinciale e Renato Brancella Coordinatore di Protezione Civile di Torino. Anche il tempo è stato clemente e non ha rovinato la manifestazione.»
Il ritrovo è avvenuto a metà mattinata, con la disposizione dei mezzi della Protezione Civile di Rivarossa, in particolare dell’idrovora acquistata di recente con il contributo della popolazione e della Pro Loco.
Al termine della funzione religiosa, il corteo si è diretto al ponte sul Malone dove si è svolta la benedizione della stele, ricordo per tutti dell’enorme sacrificio fatto dopo la 1° guerra mondiale. «La popolazione di Rivarossa si è rimboccata le maniche, – ha proseguito Ferrara – come da bravi contadini Piemontesi, e, senza aspettare aiuti da alcuno, ma con enormi sacrifici, riesce a costruire con il contributo di tutta la popolazione il primo ponte in cemento armato. Questo perché il ponte era indispensabile per la vita contadina, infatti serviva per portare erba e fieno dai campi nelle stalle del paese e spesso il piccolo ponte in legno veniva distrutto dalle piene del torrente. Oltre al ponte la popolazione ha fatto erigere questa stele in memoria dei 20 rivarossesi dispersi e morti durante la prima guerra mondiale; la lapide ricorda il 21 maggio 1925, data di inaugurazione del ponte.»
Oggi il Comune, la Protezione Civile e la Proloco di Rivarossa ricordano questo evento anche in occasione della festa Regionale della Protezione Civile e nella ricorrenza del 4 novembre.
Infine sono stati benedetti i mezzi del gruppo e il primo cittadino ha elogiato i volontari per l’impegno in favore del territorio e per le attività svolte in Emilia, Liguria e Abruzzo.