TORINO – “Sul tema della farmacovigilanza attiva alcune Asl del Piemonte (Asl Cuneo 2, Asl Vco, Asl Alessandria) fin dal 2016 hanno aderito a progetti sperimentali. Il tema non è certo ignoto al sistema sanitario regionale piemontese che si muove, però, sulla base delle indicazioni nazionali. L’articolazione del sistema è dettagliatamente descritta nei documenti dell’Agenzia nazionale del Farmaco che illustra come la sorveglianza degli eventi avversi da vaccino si avvalga di una specifica organizzazione basata sulla collaborazione tra la rete nazionale di farmacovigilanza ed i servizi di sanità pubblica.”
Così l’assessore regionale alla Sanità Saitta replica al consigliere regionale Vignale in merito alla sua proposta sulla farmacovigilanza attiva.
“Il Piemonte – precisa l’assessore Saitta – dispone di un centro dedicato alla farmacovigilanza presso l’Asl Città di Torino e di uno specifico terminale per la vaccinovigilanza presso il SeReMi dell’Asl Alessandria. Il numero degli eventi avversi risulta stabile negli ultimi anni.”
Le reazioni avverse più serie sono estremamente rare ed il tasso complessivo, considerato l’aumento del numero di vaccini offerto in applicazione del nuovo Piano nazionale di prevenzione vaccinale, appare, nonostante la bassa sensibilità del sistema, addirittura in riduzione.
“E’ evidente che, di fronte a dati di questa natura, la realizzazione di un sistema di sorveglianza attiva non appare assolutamente prioritaria soprattutto alla luce del rilevante impatto organizzativo necessario per adeguare i servizi vaccinali regionali.” conclude l’assessore Saitta.
Apr 05 2018
Farmacovigilanza attiva: in Piemonte da due anni progetti sperimentali
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