Esuberi Vodafone, Giacometto e Puglisi (PdL): “Coinvolgere da subito il Consiglio provinciale”

TORINO – «La decisione di Vodafone di ridurre i propri organici a livello nazionale determina una pesante ricaduta anche per il Canavese e per il nostro territorio. Bene hanno fatto, dunque, la Provincia di Torino e il Comune di Ivrea a richiedere un incontro con i vertici della società: tuttavia, in attesa di ricevere una risposta e una data, riteniamo che il Consiglio provinciale debba essere coinvolto fin da subito. Ecco perché abbiamo presentato un quesito a risposta immediata che verrà discusso durante la seduta di martedì prossimo»: questo è il commento dei Consiglieri Pdl alla Provincia di Torino Carlo Giacometto e Ettore Puglisi in merito alla recente presentazione del piano industriale di Vodafone, che prevederebbe 700 esuberi strutturali sull’intero territorio nazionale, di cui 68 a Ivrea e 1 a San Mauro Torinese.
«In questi giorni – hanno continuato i due esponenti del Popolo della Libertà – si sono svolte e si svolgeranno alcune riunioni, sia a Roma, sia a Ivrea, alla presenza dei rappresentanti dell’azienda e delle organizzazioni sindacali. Crediamo sia opportuno che l’esito di quegli incontri venga riferito e dibattuto durante i lavori del prossimo Consiglio provinciale, motivo per cui abbiamo presentato il quesito a risposta immediata. Anche perché vorremmo comprendere quali strumenti verranno attivati per i lavoratori dichiarati in esubero: cassa integrazione, mobilità, prepensionamenti, o nulla di tutto ciò?»
In un momento in cui la crisi economica ed occupazionale continua a “mordere” e non dà segni di miglioramento, in particolar modo in un territorio fortemente segnato dagli effetti di quelle crisi quale è quello della Provincia di Torino, la decisione di Vodafone, se confermata, non può che aggravare la situazione.
«Al di là dei ruoli di governo o opposizione – hanno concluso Puglisi e Giacometto – il nostro appello al coinvolgimento del Consiglio ha come unico obiettivo quello di conoscere più nel dettaglio il piano aziendale, a cominciare dalle figure professionali interessate dalla riduzione di organico. E, soprattutto, di verificare se esistano le condizioni per scongiurare l’ennesima perdita di posti di lavoro, offrendo la nostra collaborazione.»