IVREA – Domenica 29 luglio verrà ricordato ad Ivrea, il Partigiano Ferruccio Nazionale che proprio in quel giorno del 1944 venne ucciso nella piazza del Municipio di Ivrea, a Lui poi intitolata.
Alle ore 18 l’Anpi ha organizzato una breve cerimonia che si svolgerà nel luogo stesso del martirio, Piazza Ferruccio Nazionale. La deposizione di un mazzo di fiori accanto alla lapide, la lettura di una testimonianza sull’episodio ed un canto concluderanno il ricordo.
Fra gli episodi più significativi si inquadra l’esecuzione sommaria del partigiano garibaldino Ferruccio Nazionale, detto “Carmela”, il cui corpo, immortalato in una macabra foto, è divenuto uno dei simboli della ferocia cui si giunse durante la guerra civile. Ad Ivrea il partigiano Nazionale decise di attentare alla vita del cappellano militare della Decima, don Augusto Bianco. Bloccato con una bomba a ano in pugno, proprio un istante prima che potesse scagliarla, fu sommariamente giustiziato il 29 luglio tramite impiccagione nella piazza del municipio. Il corpo, lasciato appeso con cartello al collo divenuto tristemente famoso per una foto scattata da un marò (vedi foto), sarebbe dovuto rimanere appeso quale monito per la popolazione, che venne raggruppata e fatta sfilare davanti al suo cadavere. Secondo le testimonianze di alcuni partigiani (raccolte però successivamente ai fatti), al momento dell’impiccagione Nazionale era praticamente già morto a causa delle torture subìte da parte dei marò della compagnia “O”, generalmente ritenuta la più violenta della Decima, e, sempre secondo queste testimonianze, nell’ambito delle torture gli sarebbe anche stata mozzata la lingua. Tuttavia, dopo poche ore, un ufficiale del battaglione “Fulmine”, non ritenendo compatibile un simile spettacolo di ferocia con l’onore del proprio reparto, ordinò che il corpo fosse deposto, e cristianamente sepolto nel cimitero cittadino, alla presenza di un picchetto di marò.
Luciano Guala