BUSANO – Oggi, lunedì 22 aprile, il management del Gruppo Berco ha aperto la procedura di mobilità per 611 persone. A comunicarlo il Coordinamento Rsu del Gruppo Berco, che sottolinea: «Invece di presentarsi al tavolo Ministeriale come stabilito e dare risposte esaustive sul piano industriale del gruppo e prospettive produttive ed occupazionali; sugli assetti proprietari del Gruppo a medio lungo termine e sull’utilizzo dopo il 30 Aprile 2013 di ulteriori ammortizzatori sociali a partire dai Contratti di Solidarietà, il Gruppo Berco sceglie cinicamente di fare macelleria sociale.»
Le OO.SS. e le RSU del Gruppo ritengono tutto ciò inaccettabile e lesivo delle condizioni e della dignità dei lavoratori/trici, che hanno ribadito la disponibilità al confronto in tutte le sedi, sia locali che nazionali.
«Il Gruppo Berco e i suoi Dirigenti – proseguono gli Rsu – non hanno nessun rispetto dei lavoratori/trici e delle Istituzioni, ne è testimonianza quanto accaduto al Mise. I comportamenti dell’Azienda svelano le reali intenzioni: attivare i licenziamenti, accusando qualcun altro di indisponibilità a dialogare e perdere tempo. Noi non ci stiamo. Le OO.SS, i lavoratori/trici sono stufi dei giochini e degli inciuci in cui a pagare sono sempre e solo loro.Esigono un rapida convocazione del tavolo Ministeriale funzionale alla presentazione di un piano industriale di prospettiva e al ritiro dei licenziamenti.»
Proprio per questi motivi è stato proclamato, per domani, martedì 23 aprile, uno sciopero di otto ore: «Le lavoratrici e i lavoratori del Gruppo Berco – concludono – sono indisponibili ai licenziamenti e a manovre che anziché al rilancio del Gruppo, mirano a ridurne i costi per poter procedere rapidamente alla vendita.»
Apr 22 2013
Berco: i lavoratori non ci stanno; martedì 23 aprile sciopero di otto ore
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