RIVAROSSA/FRONT – La fotografia è emblematica. Un trasporto eccezionale che quasi rimane “incastrato” nella strettoia del concentrico di Rivarossa. Succedeva lo scorso mercoledì sera sotto gli occhi del Sindaco Gianluca Vallero e di alcuni rappresentanti del circolo Pd della Val Malone. “Ironia della sorta – spiega il neocoordinatore del circolo locale Fabio Domenico Trocino – l’incontro tra il primo cittadino ed il direttivo del gruppo Val Malone era stato convocato proprio quella sera per affrontare il tema della circonvallazione e concordare le iniziative più opportune da intraprendere per sollecitare l’avvio della fase realizzativa della variante alla ex strada statale 460, arteria che nel suo primo tratto prevede l’approntamento della circonvallazione di Rivarossa nel contesto del collegamento Lombardore – Front”. Ed è appunto il primo cittadino a spiegare le ragioni della partecipazione alla riunione. “Come Sindaco mi sento in dovere – sottolinea Vallero – di supportare qualsiasi gruppo locale, associazione o movimento che si voglia attivare per sostenere i comuni del canavese occidentale in quella che è diventata una vera e propria battaglia; la situazione è ormai chiara a tutti: la mancata realizzazione di questa strada è un colpo mortale all’industria della zona, una carenza che si aggiunge alla terribile crisi del settore metalmeccanico e la aggrava drammaticamente”. La Regione aveva promesso di stanziare le risorse per la partenza dei lavori. L’opera doveva risultare in fase cantierabile già nel 2013. Questo l’impegno che aveva specificamente assunto l’assessorato regionale ai trasporti Barbara Bonino. Ma il 2013 volge al termini e del cantiere neanche l’ombra. Il Sindaco di Rivarossa e quello di Front, Claudio Bianco, sono inviperiti. Pretendono una risposta da chi, per l’ennesima volta, si è esposto senza produrre risultati concreti. Il senso del discorso dei primi cittadini è che se la strada non è priorità assoluta lo si deve dire e ci si deve prendere la responsabilità di questa posizione. Vallero insiste: “se si vogliono rendere irreversibilmente invivibili i concentrici di Rivarossa e Front e, allo stesso tempo, si intende sostanzialmente demolire un’area industriale che in passato era arrivata a produrre, nel giro di pochi km/q, addirittura l’uno per cento del Pil nazionale, è giusto che i cittadini sappiano di chi sono le responsabilità politiche”. L’On. Francesca Bonomo condivide le preoccupazioni. “È una situazione ormai insostenibile. Da una parte abbiamo un polo industriale che sta muorendo dove moltissime persone stanno perdendo il posto di lavoro. Dall’altra i cittadini dei Comuni di Front e Rivarossa vedono il proprio paese assalito dal traffico pesante tutti giorni, con grandi rischi per la loro incolumità. Nel luglio scorso la Regione Piemonte aveva preso un impegno chiaro e preciso con il Governo, i Parlamentari Piemontesi, e la Provincia di Torino. Noi abbiamo apportato le modifiche concordate al Decreto del Fare anticipando dei fondi FAS proprio per sbloccare tra le altre opere, anche la bretella della SS460 Lombardore Front, opera fondamentale per il rilancio economico del territorio del Canavese. Spero che presto la Regione dia delle risposte a questo problema, altrimenti la mobilitazione del nostro partito non si farà attendere”. Il coordinatore Fabio Domenico Trocino, conclusa la riunione del circolo locale Pd, fa sapere che i militanti del partito si schiereranno al fianco dei due Sindaci di Rivarossa e Front, e soprattutto al fianco dei cittadini, perché la situazione si sblocchi e perché l’immagine dell’enorme tir incastrato tra le case di Rivarossa finisca di essere una realtà quotidiana e davvero svilente.
Intanto sbato 16 alle ore 17 il circolo si riunirà per eleggere la Convenzione di Circolo, e sicuramente di discuterà anche di questo argomento.
Nov 13 2013
Basta tir in mezzo alle case. L’On. Bonomo: La Regione rispetti gli impegni”
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