TORINO – Il Piemonte ha una nuova legge quadro per l’agricoltura: il testo è stato approvato a larga maggioranza (38 favorevoli e 3 astenuti) dal Consiglio regionale.
Il riordino delle norme in materia di agricoltura e di sviluppo rurale, come ha spiegato l’assessore Giorgio Ferrero, ha comportato l’abrogazione di 35 delle 45 leggi vigenti, oltre a cinquanta articoli in materia, contenuti nei vari provvedimenti regionali. La legge, con le relative abrogazioni, entrerà in vigore all’atto dell’approvazione del Bilancio regionale, in quanto attualmente è in vigore l’esercizio provvisorio.
Fra le principali novità, figurano la banca della terra, proposta dal M5s, per permettere l’uso agricolo dei terreni incolti; la tutela di manufatti come muretti a secco, piloni di pietra dei vigneti, siepi o filari di alberi con valore storico (Gianluca Vignale di Msn); maggiore tutela della lavorazione e della trasformazione dei prodotti da parte delle piccole realtà contadine, strumento per la difesa del territorio, dell’ambiente e della genuinità degli alimenti (Walter Ottria, Leu); l’agenda digitale per adeguare l’agricoltura all’evoluzione informatica della Pubblica amministrazione italiana
“Si tratta di una vera e propria legge quadro necessaria per snellire, semplificare e rendere attuale la legislazione regionale, alla luce della trasformazione dell’imprenditoria agricola e della sfida ambientale e climatica. Abbiamo voluto soprattutto offrire attenzione ai territori più fragili e alle imprese più piccole, dove è necessario creare opportunità”, ha aggiunto Ferrero.
Gen 10 2019
Approvata la nuova legge per l’agricoltura
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