Approvata la legge per istituire il Comune di Mappano

TORINO – A larghissima maggioranza (41 favorevoli, un contrario e un astenuto) il Consiglio Regionale del Piemonte ha approvato la proposta di legge di istituzione del Comune di Mappano.
La proposta era stata licenziata dalla I Commissione (Enti locali), il 14 gennaio scorso, in conseguenza dell’esito del referendum consultivo dell’11 novembre (oltre il 60% di favorevoli all’istituzione del nuovo Comune con una affluenza di circa il 10%).
La legge prevede l’istituzione del comune di Mappano, nell’ambito della provincia di Torino, mediante distacco dagli attuali territori dei Comuni di Caselle Torinese, Borgaro Torinese, Settimo Torinese e Leinì.
Nel testo vi sono poi una serie di norme che disciplinano la fase di transizione verso l’istituzione del comune di Mappano. In particolare si stabilisce che i rapporti conseguenti alla nascita del nuovo Comune saranno definiti entro sei mesi con la deliberazione del Consiglio provinciale di Torino istitutiva del nuovo ente locale, come previsto dalla legge regionale 51/1992.
Fino all’insediamento dei nuovi organi del comunali, a seguito delle elezioni amministrative, le funzioni di tali organi saranno esercitate da un commissario, nominato in base alla normativa statale.
Il caso di Mappano si trascina da anni, addirittura un primo comitato per l’istituzione del nuovo comune risale al 1985, e riguarda una zona abitata da 8mila persone.
«È un giorno storico, non solo per Mappano e per i Mappanesi – dice Andrea Buquicchio, capogruppo IdV al Consiglio regionale del Piemonte – È un giorno importante per la democrazia in Piemonte, il momento del riscatto di una comunità intera, ma anche la dimostrazione evidente che, prima o poi, con tenacia e costanza, i cittadini possono vincere anche le battaglie che all’apparenza sembrano più difficili, utilizzando gli strumenti messi a disposizione dal nostro ordinamento.»
«Abbiamo appoggiato – afferma Davide Bono, Capogruppo in Consiglio Regionale MoVimento 5 Stelle – la giusta volontà di autonomia dei cittadini mappanesi, per anni vessati e malserviti da quattro diverse amministrazioni comunali, e per una volta la volontà popolare è stata rispettata, il che equivale ad una grande conquista nel nostro Paese.»
«I mappanesi potranno ora andare alle urne e scegliere la propria amministrazione – conclude Augusta Montaruli (Fratelli d’Italia) – Alla Regione ora spetta il compito di vigilare affinché il voto di oggi in Aula si concretizzi nel minor tempo possibile.»