Ancora pessimismo nell’indagine congiunturale di Confindustria Canavese

L’Indagine Congiunturale relativa al trimestre ottobre-dicembre 2012, effettuata da Confindustria Canavese su di un campione di imprenditori, conferma una situazione di sostanziale pessimismo in linea con le aspettative e con l’andamento economico nazionale ed internazionale.
In particolare per le aziende del Canavese le indicazioni per la produzione e per gli ordini totali si confermano negative. Sempre in riduzione, ma in misura minore, sono anche le previsioni per gli ordini dall’estero. In calo anche i dati sull’andamento occupazionale, mentre si stabilizza il numero delle aziende (poco meno di 1/3 delle imprese intervistate) che prevede il ricorso alla Cassa
Integrazione Guadagni.
In dettaglio, le indicazioni sull’andamento della produzione registrano il 19,4% di imprenditori ottimisti e il 38,8% di pessimisti, con un saldo ottimisti-pessimisti pari a -19,4, mentre quelle per gli ordini totali vedono il 17,1% di imprenditori ottimisti e il 37,1% di pessimisti, con un saldo ottimisti-pessimisti negativo e pari a -20%. Sono leggermente migliori le previsioni per gli ordini dall’estero per i quali gli intervistati che indicano crescita sono il 23,3%, quelli che segnalano diminuzione sono il 36,6%, con un saldo ottimisti-pessimisti pari a -13,3.
La previsione sull’andamento occupazionale permane negativa, con il 5,5% delle imprese ottimiste e il 22,2% pessimiste, con un saldo pari a 16,7. Inoltre, il 30,6% delle aziende intervistate indica la possibilità di ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni, in linea rispetto al periodo precedente.
La composizione del carnet ordini migliora un poco; si riduce leggermente al 25% il numero delle imprese per cui è sufficiente per meno di un mese; si ha, poi, una sostanziale stabilità al 55,6% di quelle con ordinativi che vanno da uno a tre mesi ed un aumento al 19,4% delle aziende con ordini per oltre tre mesi.
Il 75% degli intervistati indica un ritardo negli incassi, in crescita rispetto ai trimestri precedenti, anche se un 2,8% delle imprese li segnala anche leggermente in anticipo. Salgono al 25% le aziende che stanno programmando investimenti per ampliamenti per i prossimi 12 mesi, mentre scendono al 27,8% coloro che li prevedono per sostituzione; si attesta al 47,2% la percentuale di imprese che non prevedono investimenti.
Il grado attuale di utilizzazione degli impianti per le imprese intervistate è di poco inferiore al trimestre precedente ed è pari al 69,1%, mentre i tempi medi di pagamento dei clienti scendono a 93 giorni.
I dati
La produzione totale per i mesi ottobre-dicembre 2012 è prevista in aumento dal 19,4% degli imprenditori intervistati (12,9%; 17,9%; 13,2%; rispettivamente nei tre trimestri precedenti). La diminuzione è indicata dal 38,8% (22,6%; 25,6%; 44,7%) con una differenza tra ottimisti e pessimisti pari a -19,4 (-9,7; -7,7; -31,6).
Le previsioni di acquisizione di nuovi ordini totali sono in aumento per il 17,1% degli intervistati (10%; 18,9%; 5,4%), in diminuzione per il 37,1% (23,3%; 13,5%; 37,8%), con un saldo pari a -20 (-13,3; +5,41, -32,4).
Per i nuovi ordini dall’estero l’aumento è previsto dal 23,3% degli intervistati (15,4%; 18,2%; 12,9%), mentre la diminuzione è indicata dal 36,6% (19,2%; 9,1%; 19,3%) e il saldo è pari a -13,3 (-3,8; +9,1; -6,45).
La percentuale di imprese che segnalano carnet di ordini inferiori al mese è del 25% (30%; 28,6%; 33,3%), da uno a tre mesi del 55,6% (56.7%; 48,6%; 52,8%) e oltre tre mesi del 19,4% (13,3%; 22,9%; 13,9%). Le previsioni sull’andamento degli incassi risultano in ritardo per il 75% delle aziende (67,7%; 63,2%; 58,9%), il 2,8% li indica in anticipo (0%; 0%; 0%).
Gli investimenti programmati per i prossimi 12 mesi sono previsti dal 25% degli intervistati per ampliamenti (16,7%; 25,6%; 10,5%), dal 27,8% per sostituzione (43,3%; ,77%; 52,6%), mentre il 47,2% non prevede investimenti (40%; 43,6%; 36,8%). Le variazioni intervenute nei programmi di investimento stabiliti in precedenza sono avvenute in aumento per il 11,4% delle aziende (6,7%;
10,2; 5,3%), in riduzione per il 11,4% (3,3%; 7,7%; 7,9%), mentre non ha registrato alcuna variazione il 77,2% delle imprese (90%; 82,1%; 86,8%).
Per la previsione sull’andamento occupazionale il 5,5% indica aumenti (3,2%; 12,8%; 10,5%), il 22,2% diminuzione (12,9%; 15,4%; 10,5%), con una differenza tra ottimisti e pessimisti pari a -16,7 (-9,7; -2,6; 0). Il 30,6% delle imprese canavesane, inoltre, prevede il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni per i prossimi tre mesi (29%; 23,7%; 21,0%).
Il grado attuale di utilizzazione degli impianti nell’ultimo trimestre è del 69,1% (70,8%; 68,3%; 68,3% rispettivamente nei trimestri precedenti). Per i tempi di pagamento dei clienti si registra una media di 93 giorni di ritardo (101; 95; 94 nei 3 trimestri precedenti).
Le previsioni di andamento dei costi delle materie prime e dei semilavorati registrano un aumento per il 53,6% degli intervistati (40%; 54,5%; 65,7%), una costanza per il 46,4% (60%; 45,4%; 28,6%), mentre riduzione per lo 0% (0%; 0%; 5,7%).

Permalink link a questo articolo: https://www.damasio.it/home/ancora-pessimismo-nellindagine-congiunturale-di-confindustria-canavese/10776