Anaao: “Sì a Città della Salute, ma servono più posti letto”

Anaao “Sì a Città della Salute, ma servono più posti letto”TORINO – Un generale consenso alla nascita del Parco della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione di Torino ma la segnalazione della possibile perdita di ben 921 posti letto rispetto all’attuale situazione. È quanto emerso dalla delegazione del sindacato Anaao Assomed Piemonte in Commissione Sanità.
Secondo il parere dei rappresentanti sindacali è innegabile che l’attuale Città della Salute, costruita nel 1935, sia vetusta e abbia senso progettare una nuova sede, efficiente e attrattiva sia per i piemontesi sia per chi vive fuori regione.
Tra i punti critici del progetto, ha tuttavia segnalato la segretaria regionale Chiara Rivetti, c’è il fatto che al momento non risultino “recuperabili” oltre 900 posti né attraverso il potenziamento di altre strutture né all’interno del nuovo Ospedale che sorgerà nell’Asl To5. Ad avviso di Anaao, quindi, per i ricoveri si privilegeranno i pazienti ad alta intensità: nonostante la presenza di un pronto soccorso ad accesso diretto, si dovranno perciò prevedere costosi servizi di trasporto e di informatizzazione adeguati per coloro che verranno dirottati verso altre strutture.
Angelo Giovanni del Monaco e Tullia Todros hanno espresso timori per il futuro della pediatria in vista dello smantellamento del Regina Margherita e hanno chiesto che venga presa in considerazione la possibilità di immaginare un Policlinico pediatrico all’interno del Parco della Salute.
Gianluca Ruiu e Bruno Gianoglio hanno sottolineato la necessità di prevedere una buona interazione tra l’attività assistenziale dei medici e la formazione degli specializzandi.
Sono intervenuti, per richieste di chiarimenti, i consiglieri Marco Grimaldi (Leu), Gian Luca Vignale (Mns), Bono (M5s) e Stefania Batzella (Mli).
A margine dell’audizione l’assessore alla Sanità Antonio Saitta ha spiegato che con la realizzazione del Parco della Salute viene strutturata una nuova modalità di cura che metterà assieme le competenze a vantaggio della qualità degli interventi e delle prestazioni.
“Questo significa – ha aggiunto- valorizzare e non certo smantellare le identità e le professionalità oggi presenti. In ogni caso, durante la gara per la realizzazione dell’opera, verrà definita in modo puntuale l’organizzazione dei servizi ospedalieri in modo da non ridurre l’offerta complessiva, ma anzi potenziarne l’efficacia. Inoltre, una volta individuate le aziende interessate, a condurre il dialogo competitivo con queste sarà chiamata una commissione di esperti, che per la parte clinica sarà composta da professionisti della stessa Città della Salute. Questi esperti valuteranno i progetti presentati sulla base della qualità”.
L’assessore Saitta ha poi illustrato il bilancio di previsione finanziario 2019-2021 per l’espressione del parere consultivo da parte della Commissione.
Si tratta, ha spiegato, di un bilancio di massima, dal momento che non è ancora stato ufficializzato l’ammontare della quota del fondo sanitario nazionale riservato al Piemonte e che – per quanto riguarda la spesa farmaceutica – sono ancora in corso contenziosi per il payback, per i quali ci si augura di arrivare in tempi brevi a una transazione.
Nel corso del dibattito sono intervenuti i consiglieri Gian Paolo Andrissi,Francesca Frediani, Bono (M5s) e Vignale (Mns).

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