Alle Ferie Medievali venerdì con taverne e Lou Tapage

PAVONE – Un punto di grande attrazione per le Ferie Medievali sono le caratteristiche taverne allestite presso i ricetti dell’Antico Borgo, luoghi utilizzati un tempo per riporre le scorte alimentari, il bestiame o in caso di necessità per proteggere la popolazione dalle invasioni nemiche, ma che venerdì 1°, sabato 2 e domenica 3 giugno, accoglieranno i visitatori al loro interno dove si potranno gustare, piatti tipici e prelibatezze, allietati dalle musiche di altri tempi e spettacoli itineranti di artisti, musici e teatro d’arme. Ricetti sede del buon mangiare e del buon bere, ma non solo. All’interno di uno di essi, dal 31 maggio al 2 giugno, sarà inoltre fruibile gratuitamente ad opera dei Carmina Gaelica “Il Bosco Spirale”, un percorso sensoriale, fatto di suoni, luci, colori, immagini e profumi, che attraverso un’installazione low-fi, farà rivivere le sensazione di quel luogo abitato dalle Masche, cioè il Bosco. E se il Bosco le ospita, la Spirale è la forza vitale che le anima, una energia in continuo movimento che sempre ritorna, muore e si rigenera.
Venerdì sera in piazza del Comune, con inizio alle 21,30, il concerto del gruppo folk-rock d’Oc Lou Tapage. Il nome del gruppo in Langue d’Oc significa il frastuono: è un’idea che nasce nel 1999 dall’incontro tra alcuni musicisti del saluzzese e dell’occitana Val Varaita. Le diverse anime musicali contribuiscono sin da subito a rendere lo stile assolutamente personale. L’idea di fondo dei Lou Tapage è la ricerca di un forte connubio tra melodie prettamente folk e l’ energia e modernità del rock. Ciò ha portato all’esigenza di ideare la nuova definizione Rock d’Oc: non solo quindi rock a “denominazione d’origine” ma la costante ricerca di nuove sonorità folk sulle quali innestare l’estro e la fantasia di arrangiamenti caldi e accattivanti.
Forti della cultura occitana che da anni si affaccia sul panorama musicale della provincia di Cuneo per i brani di composizione propria si utilizza, per i testi, la lingua occitana, talvolta contaminata, per finalità eufoniche, con elementi francesi, italiani, catalani e spagnoli (castigliani) o fusi tra di loro all’interno dello stesso testo.