Accesso al credito: Canavese fra le aree più critiche

IVREA – Due indagini sul rapporto banca-impresa realizzate da Confindustria Piemonte individuano il Canavese come uno dei territori con maggiori problematiche dal punto di vista dell’accesso ai finanziamenti, soprattutto con riferimento ai tassi pagati dalle imprese per il credito bancario. Il problema è stato affrontato in un convegno-workshop che si è svolto presso la sede di Confindustria Canavese, a Ivrea, dal titolo “Quale supporto alle imprese nell’accesso al credito anche in situazioni di crisi” organizzato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Ivrea, Pinerolo e Torino, in collaborazione con Confindustria Canavese e Banca UniCredit.
Le imprese canavesane, in prevalenza di piccole e medie dimensioni, in questi anni di difficile congiuntura economica hanno dimostrato una grande capacità di resistenza. Tuttavia, in un sistema come quello canavesano, dominato dalle Pmi, esistono molti limiti strutturali che condizionano lo sviluppo dell’area e rischiano di ostacolare un salto qualitativo, tecnologico e di mercato. In particolare, la possibilità di disporre di finanziamenti bancari è uno dei fattori principali che incidono sulla competitività delle aziende del territorio sui mercati nazionali e internazionali. Risulta quindi fondamentale che gli istituti di credito non vengano meno al loro ruolo di supporto alle imprese e che sappiano creare le condizioni necessarie per il superamento delle situazioni di criticità, aiutando le imprese a procedere verso un’auspicata inversione del ciclo economico.
“Secondo una recente nota del Centro Studi Confindustria – spiega Fabrizio Gea, presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Canavese – l’Italia è in piena emergenza credito. Rischia di partire la terza ondata di credit-crunch, dopo quelle del 2007-2009 e quella del 2011-2012. I prestiti calano, i tassi salgono, molte imprese rinunciano a chiedere crediti. Un terzo delle aziende ha liquidità insufficiente e molte con progetti validi vanno in crisi per carenza di fondi. Le indagini condotte presso le imprese confermano che la selettività delle banche è continuamente aumentata: il 30,5% delle imprese italiane segnala una stretta addizionale dell’accesso al credito nel quarto trimestre 2012 rispetto al trimestre precedente”.
“Oggi il nostro principale dovere è uscire dalla crisi- aggiunge Gea – un rapporto fluido ed efficace tra imprese e istituti bancari risulta cruciale in questo momento. E’ necessario, quindi, che le istituzioni finanziarie si ricordino che uno dei loro compiti consiste nel favorire lo sviluppo tramite la concessione del credito (la cui radice è la stessa di credere, avere fiducia) continuando a essere parte attiva e determinante del tessuto economico locale”.
“Nel nostro ruolo di professionisti che assistono le aziende, nonché per la consolidata collaborazione con Confindustria Canavese – dice Gianni Celleghin, coordinatore per la Circoscrizione di Ivrea dell’Ordine dei Commercialisti – siamo perfettamente consapevoli delle difficoltà che le industrie canavesane stanno attraversando per la carenza di credito”.
“Pertanto con il convegno odierno – prosegue – ci siamo riproposti di favorire il dialogo e di facilitare la reciproca comprensione, rendendoci anche disponibili a fornire la nostra specifica conoscenza professionale per il superamento degli ostacoli e delle difficoltà operative quotidiane”.

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