Pittori in mostra ad Ivrea per raccontare la storia della bicicletta, quella fatta di campioni, emozioni, ricordi, sogni, passioni, svago. Quante cose, se solo potesse, potrebbe raccontare la bicicletta, a partire da quando i nostri avi percorrevano chilometri e chilometri per andare al lavoro ed i giovani per raggiungere la scuola; quanti luoghi descrivere, quante canzoni fischiettare, quanti segreti svelare. A lei numerosi artisti hanno rivolto lo sguardo, approdando ad Ivrea con le loro opere.
Ecco che un ringraziamento è andato al Comune di Cuorgnè, proprietario dei quadri del lascito di Carlin Bergoglio, il “Pittore dello Sport”. Saranno esposti in Santa Marta da sabato 11 a martedì 21 maggio ed all’inaugurazione sarà presente il figlio del campionissimo e della Dama Bianca, Faustino Coppi.
«Come amministrazione abbiamo accolto l’invito fatto dagli organizzatori e dal Comune di Ivrea – ha commentato il Sindaco di Cuorgnè Beppe Pezzetto – perché credo si tratti di un evento importante per il Canavese, in termini di ricaduta e di immagine che un Giro di Italia può dare. Un grande successo di questo giro è già stato far lavorare il territorio insieme come una squadra. Un punto di partenza che oggi viene lanciato da Ivrea Capitale del Canavese che ha dato tanto con il pensiero di Olivetti tra i più attuali che meriterebbe di essere riscoperto per rilanciare un’economia non solo nazionale ma anche internazionale.»
Accanto alla mostra “Carlin Bergoglio, da sabato 11 a martedì 21 maggio saranno allestite la Mostra di Riviste d’Epoca a cura di Ettore Sartoretto e la mostra di pittura di Michele La Falce (Santa Marta, orari di apertura: tutti i giorni dalle 16 alle 19, sabato, domeniche e martedì 21 anche dalle 10 alle 13).
Da sabato 11 a domenica 26 maggio, presso la nuova Enoteca Ferrando “Vinosteria Solativo”, mostra di Lino Ricco (inaugurazione sabato 11 ore 21 con Faustino Coppi) dal titolo “Fuga di un pomeriggio inoltrato: Coppi e Bartoli”. «Ho cercato di dipingere le emozioni – ha sottolineato l’artista – L’emozione del fango, della fatica, le intemperie, quello che immagino che il ciclista abbia negli occhi durante la volata; tra la terra di Siena ed il blu di cobalto, arriveranno biciclette ad attraversare i filari di pioppi della pianura padana, arriveranno gli uomini ad arrancare con fatica sulle salite dello Stelvio, sulla salita dell’ Izoard, arriverà l’ Italia, quella che un tempo mi piaceva. L’Italia con i racconti di mio padre, i racconti di Coppi e di Bartali, di Juve e Toro, di Togliatti ferito sulla strada di Pont Saint Martin e ricoverato nell’ ospedale di Ivrea.» E ad accompagnare la rassegna il concorso fotografico “Scatto e fuga”, il tentativo cioè di far andare queste biciclette in giro per il Canavese e per il mondo. «Dipingerò in diretta una tela, e inviterò i ragazzi presenti a scattare foto con il telefonino, di condividerle su Facebook con più persone possibili. Saranno premiate la foto più bella , la foto con il maggior numero di condivisioni e la foto con la condivisione che arriva da più lontano.»
Presso il Caffè Letterario Ex Esattoria sarà inaugurata, sabato 18 maggio, alle ore 18, la mostra di Giuliano Ghelli “PEDAL’arte”, con il giornalista/poeta Giampiero Perlasco, mentre da venerdì 10 a venerdì 31 maggio, presso la sede Polo Formativo Officina H, sarà allestita la mostra “Valori e radici – Dalle Soms alla Olivetti”. Sabato 18 e domenica 19 maggio, a cura di US Vigor Ivrea, nella sede Aeg di via Palestro, con apertura dalle ore 10 alle ore 20, sarà visitabile la mostra “65 anni di storia, di Passione e di ciclismo.” Sabato 18 presso il Museo Tecnolo@icamente di piazza San Francesco 4, dalle 18 alle 21, si terrà organizzato dal Gruppo Turismo di Confindustria Canavese “Aperigiro al Museo”, visita serale con aperitivo (prenotazione a pagamento entro il 15 maggio – 340.3699629).
Appuntamento anche con la lettura. Venerdì 17 maggio, verrà presentato il libro di Tiziano Passera dal titolo “Ciclismo canavesano tra storia ed attualità”; sabato 18 maggio presso la Biblioteca Civica alle ore 10.30 ci saranno delle letture per bambini sul tema della bici, mentre lunedì 20 maggio, è previsto un incontro giornalistico con alcuni intermezzi musicali dal titolo “La Repubblica delle Biciclette” a cura di Bicisport, con il giornalista sportivo Guido Foddis.
Carlin Bergoglio: ha raccontato 47 anni di ciclismo
Carlo Bergoglio nasce a Torino il 1 aprile del 1895. A sette anni resta orfano di padre e si trasferisce con la madre a Courgnè a casa di uno zio. Sarà proprio nella sua bottega di marmorista, che comincerà ad appassionarsi all’arte e dove, pur non potendo metterlo in atto, affinerà il suo spirito acuto.
Terminati gli studi di ragioneria, quando ha appena 17 anni, dopo brevi collaborazioni con alcune riviste torinesi, entra nella redazione del Guerin Sportivo con l’incarico di caricaturista.
Al ritorno dalla guerra, che combatte come ufficiale di fanteria, riprende l’attività al giornale di cui poi diventerà capo redattore. Tradirà il Guerin, dopo più di 30 anni, nel 1945, quando entra a far parte della redazione del neonato Tuttosport, di cui firmerà come co-direttore il secondo numero. A chiamarlo nella nuova avventura il direttore e fondatore di Tuttosport, Renato Casalbore, ed alla cui morte, avvenuta nella strage di Superga, Carlin prenderà il posto nel 1949.
L’uscita del Mercoledì del giornale, già dal 1946, diventa un appuntamento fisso con i lettori di Bergoglio tanto da meritare il titolo di “edizione Carlin”, il nome con cui il giornalista piemontese ha sempre firmato i suoi “pezzi”, caricature od articoli che fossero. Muore all’improvviso il 25 aprile del 1959 all’età di 64 anni.
“PEDAL’arte” di Giuliano Ghelli
“Biciclette mezzo storico per eccellenza che hanno segnato un’epoca, che permettono di viaggiare e divertirsi ma anche un mezzo per poter sognare, toccare altri mondi.” Questo sarà quello che si potrà vivere nei quadri di Giuliano Ghelli, in mostra con “Pedal’arte” presso il Caffè Letterario Ex Esattoria Cossavella, in corso Cavour 30, da sabato 18 a domenica 26 maggio.
Giuliano Ghelli, toscano, ha fatto della bicicletta uno dei simboli della sua arte. Ama il ciclismo ed ha girato il mondo, traendo spunto per le sue opere. Al Comune di Ivrea ha dato in mostra due coloratissimi manichini ad indicare la storia che ha avuto con l’America, la Pop Art, ma in particolare si ispira al grande Leonardo Da Vinci ed al suo Codice Atlantico. Scrive di lui il critico, museologo e storico Maurizio Vanni: “Ormai sono molti anni che nelle operte di Ghelli compaiono di tanto in tanto delle biciclette volanti, dei mezzi retrò che sembrano muoversi con la forza motrice delle consapevoli illusioni. Ma se ci soffermiamo con attenzione sulle sue bici notiamo che quell’oggetto, un po’ bizzarro, non è altro che il primo prototipo di bicicletta disegnato da Leonardo (probabilmente da un suo allievo su sua indicazione) e inserito nel noto Codice Atlantico. Ghelli non è rimasto inebriato dal fatto che il genio fiorentino avesse scoperto la bicicletta almeno quattro secoli prima della sua realizzazione, ma ha intravisto nel disegno la possibilità di far viaggiare, più con la mente che con il corpo, improbabili ciclisti alla ricerca dei propri sogni e alla rincorsa dei propri amori.”
Sarà il poeta-giornalista Giampiero Perlasco ad incontrare l’artista sabato 18, giorno dell’inaugurazione, alle ore 18.