STRAMBINO – «Oggi il Signore lo accoglie per donare a lui una vita più bella, senza fine, una vita nella beatitudine, affinchè possa gioire eternamente e continuare dal cielo ad essere vicino alla famiglia e a chi ha condiviso con lui un pezzo di strada.» Sono solo alcune delle parole che don Loris, ha rivolto a tutti i fedeli che, nella Chiesa Parrocchiale di Strambino si sono riuniti per dare l’ultimo saluto a Giuseppe Pignocco, 60 anni appena, deceduto martedì mattina, dopo una lunga malattia. Una vita vissuta «nella semplicità della stessa – ha continuato il parroco – nell’amore, senza fare chiasso, senza far rumore, senza apparire, nella sua famiglia, così come verso il prossimo, essendo Giuseppe un donatore di sangue.» Molte le donazioni fatte, anno dopo anno, tanto da essere insignito del distintivo d’oro con diamante. Alla fine degli anni ‘70 era entrato a far parte dell’Avis e successivamente fu tra i fondatori del gruppo eporediese dell’Aido. Ricoprì numerosi incarichi, anche a livello provinciale e regionale e a dimostrarlo i tanti stendardi a precedere il feretro, ricoperto di rose rosse. «Ha saputo donare la sua generosità, e la vita con il sangue – ha continuato don Loris – ha saputo, senza clamore, dare la vita a quanti erano in difficoltà.» Le parole del Parroco, che ha officiato la Santa Messa assieme a don Piero Agrano, sono semplici, ma capaci di arrivare dritte al cuore; a quel cuore spesso un po’ arido, che il più delle volte pensa solo a se stesso. Da qui la necessità di riconoscere Gesù nella nostra vita: portando una bella notizia agli altri, cercando di fare del bene, di dire una parola d’affetto. «Dobbiamo essere capaci di dare il buon esempio – ha aggiunto il prevosto – con opere buone, che non devono trasformarsi in manie di protagonismo o di spettacolarità, ma che devono far vivere quell’atteggiamento che Dio ha nei nostri confronti: l’amore. Un amore dato senza bisogno di ricompensa, un amore gratuito e ricevuto come dono di Dio, e che gratuitamente si condivide con gli altri. Questa è l’esperienza della vita di Giuseppe. Un uomo che ha speso nella sua semplicità questo atteggiamento umano e cristiano. Oggi noi gli diciamo grazie, gli chiediamo di non dimenticarci in Paradiso, cercando di vivere quello che Giuseppe hai condiviso con noi.»
E una grande testimonianza d’affetto giunge anche dalle pagine di Facebook: “Voglio ricordarti per la tua spontaneità, simpatia, disponibilità, precisione, ma soprattutto per la tanta umanità ed umiltà a dispetto di un mondo troppo cinico e arrivista”. E ancora: “Non sopporto l’idea di non rivederti più ma voglio illudermi che resteremo vicino.”. Poi le parole della figlia Gloria a quanti conoscevano il suo papà: “Mio padre è mancato stamattina, serenamente, senza dolore.” Giuseppe Pignocco, lascia la moglie Katia, la figlia Gloria ed il figlio Fabio. Tante le persone che ieri pomeriggio si sono strette attorno al loro dolore. «Che il Signore ci aiuti ad essere con i nostri atteggiamenti più donatori di amore» ha concluso don Loris. Ma spicca ancora tra i messaggi quello che in poche parole riassume chi era Giuseppe: “Sempre e per sempre, la tua dolcezza!”
Karen Orfanelli
Gen 11 2013
“Sempre e per sempre, la tua dolcezza!”
Permalink link a questo articolo: https://www.damasio.it/eporediese/sempre-e-per-sempre-la-tua-dolcezza/16151