PAVONE – Il Circolo Legambiente Dora Baltea interviene nella questione dell’impianto a biomasse che dovrebbe nascere nel Comune di Pavone.
Da qualche anno, grazie agli incentivi alla produzione di energia da fonti rinnovabili, si sono moltiplicate anche nell’Eporediese e in Canavese le richieste o proposte di installazione di impianti mini e microidroelettrici, campi fotovoltaici a terra, impianti a biomasse.
Secondo Legambiente il meccanismo degli incentivi può però favorire un uso scorretto e controproducente sia dal punto di vista ambientale che economico delle fonti rinnovabili.
«Quanto del biogas prodotto dall’impianto di Pavone Canavese – si chiedono all’associazione ambientalista – deriverà dall’utilizzo dei reflui zootecnici e quanto invece dal mais o da qualche altra coltivazione agricola ottenuta utilizzando centinaia di ettari di terreno? L’impianto a biomasse di Pavone non è l’unico progetto esistente in Canavese, tutti si basano su un uso superiore al 60% di mais o triticale e per la quota restante utilizzano reflui provenienti da allevamenti di animali. Perché non viene mai considerata l’energia che viene consumata per coltivare appositamente i vegetali (mais o altro) da destinare alla produzione di Biogas?»
Mar 08 2012
L’impianto a biomasse secondo Legambiente
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