SCARMAGNO – Le scuole stanno per terminare, fra poco si accantoneranno i libri, ma resteranno i compiti delle vacanze a ricordare che non è poi così distante il periodo per tornare a sedersi sui banchi, quelli, forse, di una nuova scuola che per settembre dovrebbe essere conclusa. Una scuola all’avanguardia, in termini di sicurezza e rispetto dell’ambiente: il cosiddetto plesso scolastico della Comunità Collinare Piccolo Anfiteatro Morenico, costruita grazie ad un cospicuo contributo regionale, per andare incontro alle esigenze dei Comuni che, ciascuno per la quota che gli compete, ha contribuito economicamente alla realizzazione. Ma queste esigenze, le rispetta? Si accinge davvero ad accogliere nel migliore dei modi i bambini delle elementari per l’anno scolastico 2012/2013? Ed è tempo di circolari. Così quella datata 31/5/2012 informa le famiglie che “l’organico totale docenti assegnato non è più sufficiente a garantire la copertura totale di 5 giorni comprensivi di attività mattutine, pomeridiane, di mensa e post-mensa (pertanto le classi assegnate a tempo normale sul plesso di Scarmagno il venerdì termineranno le attività didattiche dopo le quattro ore del mattino, mentre i primi quattro giorni della settimana restano ancora gestiti come fosse Tempo Pieno, e per venire incontro alle esigenze delle famiglie, che hanno segnalato la necessità della copertura oraria totale, i comuni dell’unione collinare hanno predisposto un pacchetto orario integrativo che copra la mensa, il post-mensa e il pomeriggio)”; ma informa anche del fatto che, in pratica, nasce già sottodimensionata. Si legge, infatti, nel documento: “Si comunica inoltre che sono state attribuite al Plesso di Scarmagno n. 2 classi seconde in virtù del numero totale degli alunni.”
Insomma il nuovo anno avrà bisogno di sei classi (una prima, due seconde, una terza, una quarta, una quinta) a fronte di un progetto, come evidenziato dai Consiglieri di minoranza Puppato, Gaudino e Grassino del Comune di Scarmagno, che ne prevede solo cinque. Un’eventualità questa già sollevata dagli stessi Consiglieri in passato, a cui va ad aggiungersi la questione relativa all’attività motoria, per la quale, ha sottolineato il Consigliere Puppato, «è stata data in concessione per 99 anni la struttura del pluriuso. Anche in questo caso avevamo fatto notare l’inopportunità della scelta, prefigurando un’aula all’interno della nuova struttura senza dover affrontare inutili manovre di spostamento da parte degli alunni, specie, nel periodo autunno/inverno, che oltre a rappresentare un disagio ed un’evidente perdita di tempo, avrebbe evitato di dover pensare ad un cammino al coperto e ad hoc per le persone disabili, che in termini economici significa: un costo. Non sarebbe stato meglio – domanda Puppato – spendere quei soldi per immaginare di realizzare un’aula interna per questo tipo di attività?», criticando la Giunta dell’Unione Collinare, di mancata comunicazione circa la circolare in oggetto. Ma la scuola, Scarmagno e la Comunità Collinare rientrano, a pieno titolo, in un altro discorso che, continuano i Consiglieri di minoranza, non viaggia all’insegna della chiarezza. La storia è quella del tecnico comunale, il geometra Luciana Mellano, entrata in Comune in sostituzione di una maternità, a cui è stato prorogato l’impegno di lavoro fino alla fine del mese di giugno 2012, nonostante il rientro a tempo pieno della collega. «Nella realtà dei fatti – hanno continuato i Consiglieri di minoranza – Scarmagno non necessitava di due tecnici comunali e pertanto di riconfermare la Mellano. Detto questo con documento ufficiale l’area tecnica del comune di Scarmagno è stata sdoppiata affidando il privato a Sara Massè (rientrata dalla maternità), ed il pubblico a Luciana Mellano.» La riconferma era stata oggetto di discussione all’interno dell’ultimo Consiglio Comunale di Scarmagno, quello di approvazione del Bilancio preventivo che nelle sue voci non riportava la retribuzione alla Mellano stessa, pur avendola riconfermata con delibera, nel suo impegno settimanale. In quell’occasione era parso quanto mai strano il tipo di comportamento, a cui il Sindaco non aveva dato risposta. «Al rientro dalla maternità di Sara Massè – hanno sottolineato i Consiglieri di minoranza – quest’ultima, aveva inviato una lettera alla Collinare, segnalando la sua piena disponibilità. Lettera a cui la Collinare non ha dato seguito. «Il sentore che si volesse prorogare il contratto in Collinare alla Mellano – hanno continuato le minoranze – lo avevamo avuto. Giovedì 17 maggio, in Comune a Strambino, abbiamo cercato conferme dal Sindaco Savino Beiletti, Presidente dell’Unione, chiedendogli se era vero che era stata valutata la possibilità di utilizzare il geom. Mellano come Tecnico della Collinare. Beiletti ha sottolineato che non era stato fatto alcun nome, se ne era parlato genericamente, perché disponendo della nuova scuola poteva esserci l’esigenza di avere un tecnico che se ne potesse occupare, pensando di assegnare l’incarico a qualcuno, ma non si sapeva a chi. Due giorni dopo – ha continuato Puppato – collegandomi con il sito di Lombardore, di cui il geom. Mellano è responsabile dell’Ufficio Tecnico, sono incappato nella determina n. 89 che autorizza la stessa, a svolgere l’incarico di Responsabile del Procedimento nei lavori di costruzione del nuovo plesso scolastico di scuola primaria in fase di realizzazione nel Comune di Scarmagno, il cui termine è stabilito presuntivamente al 31/12/2012, ma la richiesta della collinare a cui fa riferimento il documento del Comune di Lombardore è datata 10 maggio 2012 cioè sette giorni prima il nostro colloquio con il Presidente, e protocollata il 14 maggio 2012. Mi dispiace dover constatare che ancora una volta ci troviamo di fronte ad una mancata volontà di comunicazione e trasparenza. Inoltre ci risulta che secondo l’Autorità di Vigilanza Contratti Pubblici, può essere nominato Responsabile Unico del Procedimento solo un tecnico del Comune di appartenenza. Luciana Mellano, titolare a Lombardore, non potrebbe dunque assumere il ruolo di Rup.»