Il nuovo Servizio di Ristorazione della Comunità Collinare

STRAMBINO – E’ stato presentato presso la Sala Consiliare del Comune di Strambino, il nuovo Servizio di Ristorazione attivato presso tutte le scuole della Comunità Collinare. Un incontro con i rappresentanti della ditta Elior Ristorazione che si è aggiudicata l’appalto, il Dirigente Medico, e la dietista del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione Asl To4, per parlare del servizio mensa, dei menù che quotidianamente vengono somministrati ai giovani studenti, di corretta alimentazione e per raccogliere eventuali ‘critiche’ sollevate dai genitori partecipanti. A fare gli onori di casa il Sindaco di Strambino e Presidente della Comunità Collinare Piccolo Anfiteatro Morenico, Savino Beiletti, alla presenza dei primi cittadini dei Comuni della Collinare. Uno sguardo alla gestione associata dei servizi, di cui il primo passo compiuto è stata la costruzione della scuola, a cui, ha fatto seguito la gestione dell’appalto complessivo della mensa a fronte di un costo contenuto, a pasto, di 3,72 euro, ma di un’altissima qualità come richiesto dal capitolato e di un alimento certificato.
“Oggi siamo qui per risolvere eventuali problemi che si sono verificati in questo primo mese di scuola – ha sottolineato Beiletti – in attesa che venga rinnovata la Commissione Mensa. Siamo interessati a tutte le informazioni che possono servire a migliorare il servizio offerto.”
Compito dell’Asl, rappresentata dal dott. Barone, quello di dare indicazioni su una corretta alimentazione, seguendo le linee guida dettate da esperti della  Regione. “Noi siamo quello che mangiamo”: così ha esordito il referente Asl, che ha sottolineato la necessità di abituare i nostri bambini a tutti i gusti, dove frutta e verdura sono alla base della nostra alimentazione, ricordando che dobbiamo essere figli di una gestione alimentare corretta.”  L’importanza quindi di conoscere il menù del giorno fornito a scuola per garantire ai propri bambini un giusto apporto calorico e nutrizionale, la sera. La parola alla dietista sulle linee di indirizzo dell’Asl per i menù scolastici, dal primo piatto alla frutta. Questi, devono essere il più vari possibili e quindi soggetti a rotazione durante la settimana. Dalla pasta asciutta alla minestra, dalla carne rossa al pesce, senza escludere una volta ogni 15 giorni il piatto unico rappresentato per esempio dalla pizza o, a rotazione, le uova, i legumi, i formaggi, gli affettati, il tutto rispettando la grammatura, cioè la porzione. “Siamo un gruppo internazionale di professionisti della ristorazione – ha sottolineato Paolo Rosso responsabile Commerciale Elior – Gestiamo in Italia 2mila punti ristorazione, di cui 600 sono scuole, e forniamo 135milioni di pasti, impiegando 14mila dipendenti, affidando ad un management del luogo, nel nostro caso italiano, il compito di stabilire le linee guida sulla base delle tradizioni locali che rappresentano una grande importanza, e ci collochiamo al più alto grado di certificazione di qualità, guardando con attenzione anche alla sostenibilità ambientale dell’alimentazione, biologica o a km. zero. I nostri compiti sono quelli di rispettare il capitolato d’appalto (visibile sul sito internet della Collinare, la qualità degli alimenti, correttezza nelle procedure di gestione del pasto, serietà nei confrontoi dei dipendenti.” All’attenzione della ditta anche piani di educazione alimentare, consigli utili e incontri nel corso dell’anno con la Commissione mensa volti a capire se c’è qualcosa da migliorare o meno, sempre però nel rispetto del capitolato (grammatura e menù). La parola quindi al pubblico presente composto per lo più da genitori e professori, e alcuni chiarimenti non sono mancati, specie sull’impossibilità di chiedere il bis (come nella realtà dei fatti avveniva lo scorso anno), lamentando un mangiare scarso, e sulla fornitura di pane che risulta essere gommoso. Ma non solo. C’è chi chiede la frutta di stagione, lamentando il fatto che le pesche non lo sono), chi la possibilità di avere la pasta in bianco, ed anche la rotazione degli alimenti per chi non si ferma in mensa tutti i giorni diventa un problema. Di fatto sono circa 800 i pasti forniti quotidianamente alla collinare, e differenziarli per ciascuno diventerebbe difficile, a meno che non sussistano reali problemi di intolleranze o diete specifiche, ma alcuni chiarimenti sono stati dati, a partire dal pane che risulta essere una delle lamentele più gettonate. “Si tratta di pane biologico senza strutto e grassi – ha sottolineato Francesca Mamone, direttrice dell’appalto – quindi in grado di assorbire maggiore umidità e di risultare più gommoso. Stiamo lavorando sul territorio per cercare un pane più appetibile, ma la difficoltà che incontriamo è relativa alla scarsità di fornitori di pane biologico.” Per quanto riguarda il bis, niente da fare. Occorre rispettare la grammatura. E poco importa se l’anno scorso veniva accolto. E’ stata una maestra a sottolineare: “E’ chiaro che i bambini si alzano con la fame, ma perché la maggior parte non mangia il secondo. Se facciamo un discorso di educazione alimentare non è corretto chiedere il bis di pasta o pane.” Senza parlare del fatto, così come evidenziato, che spesso le ultime classi ad arrivare in mensa non avevano più il pane perché chi, prima di loro, ne aveva per così dire fatto la scorta. Ma un ragazzino alto 1 metro e 80 è giusto che mangi come un compagno molto più piccolo? Anche qui la risposta è semplice: “Le porzioni sono bilanciate su di una media corporea, e tutte nel rispetto dell’apporto calorico ed energetico necessario ad un bambino di quell’età.” Insomma non è possibile differenziare 800 pasti, e c’è chi dalla riunione si sarà alzato senza aver ascoltato la risposta voluta, ma le amministrazioni in attesa che la Commissione Mensa venga eletta, si sono dette disponibili a raccogliere eventuali suggerimenti o malfunzionamenti, ma una cosa sembra essere certa: il capitolato va rispettato e con il capitolato quanto dettato dalla Regione Piemonte e quindi dall’Asl, in un ottica certo di qualità di somministrazione dell’alimento.

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