Bioindustry Park: fatturato in crescita e proposta di ampliamento da 9 milioni

Bioindustry Park fatturato in crescita e proposta di ampliamento da 9 milioniCOLLERETTO GIACOSA – Conti sani e in crescita negli ultimi tre anni, sinergie internazionali nei 5 continenti e una proposta di ampliamento da circa 9 milioni di euro per rispondere alla necessità di aumentare gli spazi in cui attrarre nuove aziende italiane e straniere del settore biomedicale.
Si chiude così il mandato 2015-2017 del Bioindustry Park di Colleretto Giacosa, parco scientifico specializzato nella salute umana e le scienze della vita.
Intitolato al suo ideatore e fondatore, Silvano Fumero, manager e scienziato prematuramente scomparso nel 2008, il Bioindustry Park è nato con l’obiettivo di collegare la ricerca universitaria al mondo delle imprese e favorire la nascita e crescita di aziende innovative. Partito nel 1998 con soli due dipendenti, oggi il Parco conta un totale di circa 550 risorse umane e oltre 40 organizzazioni, tra cui grandi imprese come Bracco Imaging e Merck Serono, ma anche piccole e medie aziende di rilevanza globale, accanto a start-up e centri di ricerca.
Bioindustry Park fatturato in crescita e proposta di ampliamento da 9 milioni 1«Aver saturato gli spazi disponibili è il segnale più forte di quanto il Parco sia cresciuto in questi 20 anni – sottolinea Fiorella Altruda, presidente di Bioindustry Park – Guardiamo al futuro con basi solide e, in un Paese che troppo spesso vede le proprie aziende e i suoi talenti andare all’estero, soprattutto nell’ambito della ricerca scientifica, essere un luogo che attrae investimenti internazionali, e in cui grandi multinazionali accanto a nuove startup scelgono di insediarsi e restare, rende il Bioindustry un patrimonio per l’Italia e dimostra quanto sia stata lungimirante l’intuizione del suo fondatore Silvano Fumero».
Sviluppato attualmente su una superficie totale di circa 70 mila metri quadri (di cui 25 mila edificati), il piano di ampliamento prevede di aumentare del 30% gli spazi costruiti: 7500 mq che ospiteranno 3 nuovi edifici, ma anche una mensa e una reception più grandi oltre ad ambienti più ampi per la foresteria e il co-working. I lavori partiranno prima dell’estate e verranno ultimati tra il 2021 e il 2022.
Bioindustry Park fatturato in crescita e proposta di ampliamento da 9 milioni 2«Ampliare la struttura è indispensabile per insediare nuove realtà e generare nuovi posti di lavoro – spiega Alberta Pasquero, amministratore delegato di Bioindustry Park -. Abbiamo contatti in corso con tre aziende europee del settore farmaceutico e biomedicale interessate ad insediarsi, ma non ci sono gli spazi fisici per ospitarle. L’obiettivo è di continuare a far crescere il Parco e le sue ricadute dal punto di vista tecnologico, scientifico ed economico. La proposta di ampliamento va in questa direzione e può portare, in termini di occupazione, un centinaio di nuove risorse umane all’interno del Bioindustry».
Con una crescita costante negli ultimi tre anni, il Bioindustry Park ha chiuso il 2017 con un fatturato di circa 3,9 milioni di euro e 150 mila di utile. Un risultato particolarmente positivo se si considera che le cifre riguardano solo le entrate legate all’attività della società di gestione del Parco. Il Bioindustry è infatti un esempio virtuoso di sostenibilità economica: si regge solo per meno del 10% con fondi pubblici e per oltre il 90% con risorse private ottenute attraverso la vendita dei suoi servizi, come l’affitto degli spazi (uffici e laboratori di ricerca, mensa e foresteria) oltre ai servizi di consulenza specialistica interna ed esterna (check-up aziendali, analisi di fattibilità e trasferimento tecnologico).
Se si allarga, però, lo sguardo al valore globale del mercato su cui operano le aziende presenti all’interno del Parco la cifra è ben superiore e si aggira tra i 10 e i 15 miliardi di euro all’anno.

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