Un corso per diventare Volontario del Pronto Soccorso di Cuorgnè

IVREA – Si chiamano volontari del Pronto Soccorso e svolgono un ruolo importante all’interno della struttura ospedaliera di Ivrea, in quell’ala inaugurata da poco, spesso luogo di paure, di ansia, di solitudine. Accanto a chi si sente male ed ai familiari di norma a dettare legge è quel codice colorato che dà la priorità alle urgenze, mentre in sala d’attesa il tempo sembra non passare mai. Ecco che il compito dei volontari diventa fondamentale in termini di accoglienza, dialogo, ascolto, riducendo le eventuali conflittualità che non di rado si vengono a creare tra il paziente ed il personale sanitario.
Di questo si è parlato nella conferenza stampa che si è tenuta presso i locali dell’Asl di via Aldisio, alla presenza del presidente dell’Associazione “I Volontari del Pronto Soccorso” Giuliano Razzano, dei componenti del Direttivo (Tiziana, Rosanna, Delia, Andrea), della dott.ssa Morello responsabile del Pronto Soccorso di Ivrea, della Capo Sala del Pronto Soccorso di Ivrea Daniela Agnesio, e di Sonia Francisetti, Capo Sala del reparto di Pronto Soccorso di Cuorgnè, a cui verrà allargato il servizio.
Nata tre anni fa l’Associazione, diventata punto di riferimento per i pazienti, si è infatti posta l’obiettivo di portare all’interno del Pronto Soccorso del nosocomio cuorgnatese l’esperienza positiva di Ivrea. «Oggi abbiamo il progetto, valutato positivamente dall’ente ospedaliero, di portare il nostro servizio di volontariato a Cuorgnè, mentre ad Ivrea dobbiamo ampliare l’attuale gruppo in termini di adesioni.» L’appello è chiaro. Si cercano persone disponibili a dedicare qualche ora al mese a questa attività di volontariato. L’attuale gruppo è misto, composto da persone di ogni età e sesso, in grado quindi di supportare le esigenze più diverse. Un servizio impostato a rotazione sulla base di quattro turni da quattro ore, dalle 10 della mattina alle 22. I nuovi volontari dovranno partecipare ad un corso di formazione (teorico e pratico che si svolgerà a Castellamonte), della durata di un mese e mezzo, a cui aderirà personale sanitario, medico ed infermieristico, con particolare attenzione al fattore psicologico che riveste un valore preminente. Alla teoria seguirà un periodo di pratica con l’affiancamento dei neo volontari a volontari esperti, prima di diventare autonomi. Un servizio che per Cuorgnè potrebbe davvero regalare un po’ di sollievo a chi attende di essere visitato ed al personale ospedaliero. «Cuorgnè ha come Pronto Soccorso la metà dei passaggi di Ivrea (circa 40mila all’anno ad Ivrea contro i circa 23mila di Cuorgnè); ma la tipologia dei pazienti è la stessa e la struttura necessita di essere risistemata e si è in attesa di interventi – ha sottolineato la dott.ssa Morello – La sede del “Triage” è un box in vetro che permette all’infermiera di presidiare la sala. Ci sono un medico e due infermiere e dal Pronto Soccorso di Cuorgnè, non essendoci la cardiologia, la rianimazione e la pediatria si organizzano continuamente trasporti verso l’ospedale eporediese. In questa situazione lavorativa la comunicazione con l’utente diventa difficile, stress e lavoro portano ad ottimizzare i tempi e la figura del volontario diventerebbe un aiuto importante, nel colmare i vuoti dell’attesa, nel capire quale paziente ha maggior bisogno di conforto.»
Di fatto l’idea di allargare il servizio presso il Pronto Soccorso di Cuorgnè non è nuova, ma per reggere i ritmi è necessario un numero di volontari che ne giustifichi l’attivazione. Obiettivo raggiungere circa una ventina di persone per dare un minimo di continuità al progetto. Con l’ente finanziatore, Idea Solidale, sono stati decisi i tempi. Le iscrizioni dovranno avvenire entro fine novembre. Nella prima quindicina di dicembre si terrà una serata di presentazione con i volontari che hanno dato il proprio consenso, mentre il corso partirà a gennaio. Le persone che credono in questa iniziativa possono contattare il numero: 346.2896521 oppure l’indirizzo mail vps.ivrea@libera.it.
Karen Orfanelli