Trasporti: serve un “documento di territorio”

CUORGNÈ – Il tempo stringe ed occorre al più presto predisporre un “documento di territorio” circa le priorità da affrontare in termini di trasporto pubblico. Se ne è parlato nel corso di un incontro che si è  svolto nei giorni scorsi a Cuorgnè alla presenza del Sindaco Pezzetto, dell’Onorevole Bonomo e dei Consiglieri regionali Gariglio e Tentoni. Sotto i riflettori il Decreto del Fare varato dal Governo centrale, i finanziamenti previsti, accanto alla concreta possibilità che quelle linee ritenute “rami secchi” vengano soppresse.
A fare gli onori di casa il primo cittadino che nel presentare alcune slide si è fatto  portavoce di una situazione, quella dei trasporti pubblici, in continua evoluzione, all’interno della quale occorrerebbe capire quale sarà il ruolo delle comunità al di fuori di Torino e della prima cintura. “Occorre definire nuovi modelli e nuove relazioni nei trasporti, sanità, infrastrutture, risorse naturali, energia, rifiuti, digitalizzazione e così via – ha sottolineato il Sindaco – e disegnare il rapporto tra i diversi soggetti della città metropolitana, centro e periferia.” La necessità, dunque, di provare a lavorare insieme, trovando giusti equilibri per la salvaguardia del territorio Canavese,  all’interno del quale la ferrovia ricopra un ruolo importante diventando elemento di sviluppo. Non solo, quindi, mezzo di trasporto per pendolari, lavoratori o studenti, ma  mezzo in grado di consentire alla gente di trasferirsi. Questo significherebbe maggiori investimenti, maggiore commercio, servizi ed investimenti. Tra le proposte evidenziate da Pezzetto: un sistema di navette ecocompatibili che in modo orario ed antiorario uniscano le città di Cuorgnè, Rivarolo, Castellamonte; l’elettrificazione del tratto Rivarolo/Pont Canavese; l’entrare a pieno titolo nel Servizio Ferroviario Metropolitano incentivando la cultura del trasporto ferroviario e della mobilità sostenibile.
Ma a livello regionale per quanto riguarda i trasporti, ha sottolineato Gariglio, “quest’anno mancano 120 milioni di euro ed alla fine i tagli paventati saranno necessità secondo una logica che viaggerà nel senso del potenziamento del servizio ferroviario metropolitano. Quello che chiediamo è che gli enti locali possano dire la loro sui tagli, con il rischio concreto che il servizio sulla tratta Rivarolo/Pont venga sospeso. L’esempio è slittato sul collegamento Pinerolo/Torre Pellice, nuova linea elettrificata, oggi sostituita da corse giornaliere di autobus. “Non c’è ragione – ha evidenziato Gariglio – che ciò non avvenga per una linea che non è neppure elettrificata. Credo che questa linea non abbia futuro senza una decisione politica: elettrificazione o mantenerla tale quale utilizzando treni all’onore del mondo. Il Decreto del Fare rappresenta una delle poche possibilità per finanziare investimenti ma come enti locali ci siamo fatti cogliere impreparati con pochi progetti cantierabili. Su questo abbiamo della grandi responsabilità. Occorre avere il coraggio di fare delle scelte in termini di riorganizzazione dei servizi.”
Nelle parole del consigliere Tentoni la poca rappresentanza a livello parlamentale e governativo, che fa sì che quando si presenta una possibilità come il Decreto del Fare al Piemonte restano solo le briciole. “In questo scenario occorre cercare di fare sistema – ha detto – Credo sia il caso di individuare 2-3 opere fattibili e studiare una strategia collettiva di azione ragionando su un territorio con una popolazione di circa 220mila abitanti. Quello che dobbiamo chiedere è un livello di investimenti proporzionale alla superficie ed alle persone. Occorre discutere la convenienza complessiva del territorio che va tutelato. E dall’Onorevole Bonomo la notizia dell’inserimento del Passante come emendamento del Decreto del Fare e la richiesta di lavori per 1 miliardo e mezzo di euro che saranno definiti entro mercoledì. La battaglia è sulle piccole opere cantierabili, per un territorio vasto e frammentato. Puntare al ripopolamento dello stesso piuttosto che alla soppressione di alcuni servizi.
Karen Orfanelli

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