“Riparte il futuro”: campagna contro la corruzione

Cinque impegni stringenti di trasparenza, integrità e responsabilità per sconfiggere la corruzione che blocca il futuro dell’Italia. Li chiedono ai candidati al Parlamento i cittadini che aderiscono a Riparte il futuro (www.riparteilfuturo.it), l’innovativa campagna di mobilitazione digitale contro la corruzione, prima in Europa di questa portata. Promossa da Libera e Gruppo Abele, ha l’obiettivo di impegnare i candidati di tutti i partiti politici a quella trasparenza che in altri Paesi dell’Unione è prevista dalla legge.
Riparte il futuro chiede ai candidati di mettere in rete il curriculum vitae, la propria condizione reddituale e patrimoniale, l’eventuale presenza di conflitti d’interesse, la propria situazione giudiziaria. E li impegna a riformare nei primi 100 giorni della nuova legislatura l’art. 416 ter del Codice Penale, la norma che riguarda lo scambio elettorale politico-mafioso e che considera corruzione soltanto il passaggio di denaro dal rappresentante pubblico al corruttore mafioso, trascurando altre controprestazioni essenziali: i ‘favori’, le raccomandazioni, le informazioni privilegiate sugli appalti in cambio di voti, la garanzia dalla repressione. Tutti atti che permettono l’accesso dei clan criminali alla vita economica e sociale del Paese senza creare allarme, passando per il fenomeno corruttivo.
A sostegno della Campagna Riparte il Futuro il Presidio Libera “Luigi Ioculano” di Cuorgnè in collaborazione con la Sezione Soci dell’ Ipermercato Coop di Cuorgnè ha organizzato una raccolta di firme che si è tenuta durante la giornata di sabato 16 febbraio all’ interno dell’Ipermercato cuorgnatese. Nell’occasione sono state raccolte 240 adesioni che in questi giorni verranno consegnate in maniera digitale a “Riparte il Futuro” e che andranno ad aggiungersi alle oltre 127.000 adesioni ricevute a livello nazionale  e ai più di 700 candidati di tutte le formazioni politiche che hanno deciso di rendere pubblici tutti i loro dati personali e accettare il “braccialetto bianco”, simbolo di “candidato trasparente”.