“Noi bravi ragazzi”: giovani creativi cuorgnatesi in mostra

CUORGNE’ – Continua con successo a Palazzo Arduino, la serie di mostre, nate da un’idea di Giovanna Giachetti, inserite nella rassegna “Un pesce sulla luna e il gatto nell’acquario”. Venerdì 6 luglio alle ore 19 verrà inaugurata “Noi bravi ragazzi” una proposta dei giovani creativi cuorgnatesi. “Uno spaccato dell’immaginario creativo e dinamico di un gruppo d’eccellenza, portavoce del sentire di molti dei giovani che incrociamo ogni giorno lungo le nostre strade – ha affermato Giovanna Giachetti – Questa è la mostra cuore dell’intera rassegna, motivo principe per il quale ho costruito l’incontro ideale tra artisti maturi professionalmente e la generazione che si affaccia oggi sul mondo del lavoro, convinta che ogni incontro è un dono prezioso, che se da un lato serve a crescere dall’altro insegna a riconoscere il mutare del mondo”.
Soddisfazione per il successo della rassegna è stata evidenziata dal Sindaco Beppe Pezzetto: “Un  rinascimento nella recessione, delle speranze che possono solo far bene in un periodo di incertezza. Le energie di queste giovani eccellenze Cuorgnatesi, molte delle quali restano ancora da scoprire, sono per me motivo d’orgoglio, una boccata di ossigeno che ritempra lo spirito e che traccia una via da seguire, un obiettivo da raggiungere”. La mostra nasce dalla volontà di rendere visibile l’impegno e il lavoro di un gruppo eterogeneo di giovani Cuorgnatesi, per far conoscere il laboratorio creativo, di una Città che si muove con il sostegno delle nuove forze artistiche e professionali e che si sta riposizionando al centro della Cultura del territorio. In esposizione lavori che spaziano dal mondo della comunicazione, abbracciando la grafica, la progettazione di un grande evento cittadino come il Rock Festival, la musica e le arti visive.
Opere pittoriche, fotografie, filmati, gadget, che rappresentano un immaginario talvolta cruento, altre più ironico, comunque sempre prevalentemente cupo della realtà che questi giovani avvertono. Una mostra: specchio della paura del futuro, che porta in sé tutta la vitalità del seme della volontà di cambiarlo.