TORINO – Fiamme nei boschi del Piemonte a causa degli incendi favoriti dall’erba e dagli arbusti rinsecchiti per le alte temperature e per il 38% di precipitazioni in meno a gennaio, rispetto alla media. Senza dimenticare la mano dell’uomo.
La Coldiretti Piemonte lancia l’allarme per gli effetti della siccità dopo che a gennaio in Regione è caduta meno della metà della pioggia di agosto.
“In Piemonte sono stati appena 34,3 i millimetri di pioggia nel primo mese dell’anno dopo che il dicembre 2015 si è classificato in Italia come il meno piovoso dal 1800 in cui sono iniziate le rilevazioni – sottolinea Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte – Il risultato è una drammatica siccità invernale con le montagne prive di neve che sono aggredite dagli incendi, la natura è sconvolta e manca l’acqua per le coltivazioni con grano e orzo in sofferenza mentre si teme per le prossime semine”.
Ad aggravare gli effetti negativi della mancanza di pioggia è il grande caldo che ha provocato la fioritura prematura degli alberi.
“Temiamo ora una seria compromissione dei raccolti per l’annunciato abbassamento della temperatura. Siamo di fronte a cambiamenti climatici che si stanno manifestando con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi con pesanti effetti sull’agricoltura italiana – ha concluso Antonio De Concilio direttore di Coldiretti Piemonte – Negli ultimi dieci anni il settore agricolo ha subito danni per 14 miliardi di euro tra alluvioni e siccità. Di fronte a questa situazione occorre badare al risparmio idrico e mettere in campo interventi strutturali così come previsto dal PSR del Piemonte e dal Piano Irriguo Nazionale, richiesto dall’Anbi (Associazione nazionale consorzi gestione tutela territorio ed acque irrigue)”.
Feb 06 2016
Siccità: incendi in Piemonte con -38% di pioggia
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