TORINO – Nella giornata di ieri, mercoledì 16 marzo a Torino, presso lo Studio del Curatore Torchio, si è effettuato l’incontro richiesto da Fiom Cgil e Fim Cisl per discutere delle prospettive degli stabilimenti di Sparone, Druento e la relativa garanzia occupazionale con la continuità produttiva, dopo la dichiarazione di fallimento da parte del Tribunale di Torino della IMS.
Tutto questo rimette in discussione l’affitto con MTD che attualmente gestisce gli stabilimenti e l’occupazione ma che con l’avvenuto fallimento riazzera e rimanda tutti in capo alle decisioni del Curatore.
Il Gruppo Tiberina che controlla MTD, ha presentato il 15 marzo al Curatore fallimentare una proposta di acquisto dello stabilimento di Sparone di assorbire 100 lavoratori circa con altri possibili 40 del reparto costruzioni stampi, se riusciranno a saturare con nuovi volumi produttivi che ad oggi però non hanno.
130 sarebbero gli esuberi dichiarati su un totale di 232 dipendenti con una richiesta aggiuntiva di azzeramento dell’accordistica aziendale di 2° livello.
Chiusura dello stabilimento di Druento in quanto in affitto e non di proprietà IMS mantenendo un unico stabilimento a Sparone che invece è di proprietà di IMS.
Le organizzazioni sindacali Fiom-Fim e le Rsu ritengono non condivisibile e inaccettabile questa situazione che scaricherebbe tutto sui lavoratori e congiuntamente alle RSU dichiarano da subito lo stato di agitazione con 8 ore di sciopero in tutti gli stabilimenti per venerdì 18.
Per lunedì 22 la convocazione delle assemblee per decidere il proseguo
Mar 18 2016
Sciopero alla IMS
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