ASTI – Nei giorni scorsi si è conclusa l’operazione “Buona Fortuna” che ha visto impegnati i Finanzieri del Comando Provinciale di Asti con la collaborazione dei Funzionari del Gruppo Operativo Antifrode dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Direzione Interregionale per la Liguria, il Piemonte e la Valle d’Aosta – in una serie di controlli fiscali nei confronti di alcune attività commerciali gestite da cittadini cinesi esercenti la vendita all’ingrosso e al minuto di oggettistica varia.
L’attività di collaborazione tra la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane si è concretizzata con la segnalazione all’organo accertatore di oltre 21 milioni di euro di ricavi non dichiarati e oltre 6 milioni di Iva evasa.
L’operazione di servizio era scaturita da una serie di controlli volti alla verifica della provenienza della merce posta in vendita presso un esercizio commerciale astigiano gestito da un imprenditore cinese.
La ricostruzione effettuata, attraverso le indicazioni riportate sulle singole confezioni dei prodotti, ha consentito di determinare che la merce, di origine cinese, era stata importata in Italia da due soggetti che non avevano mai presentato alcun tipo di dichiarazione fiscale.
Le conseguenti indagini di polizia giudiziaria, coordinate dal Dott. Luciano Tarditi – Sost.
Proc. presso la locale Procura – hanno reso possibile ricostruire l’articolato sistema di frode.
E’ stato appurato, infatti, che il soggetto importatore formalmente dichiarato in Dogana non risultava coincidere con il reale destinatario della merce.
Al fine di riscontrare tale circostanza, sono state eseguite una serie di perquisizioni all’esito delle quali sono stati sequestrati oltre 41.000 prodotti non in regola con le norme sulla sicurezza.
Lug 27 2017
Ricavi non dichiarati per 21 milioni di euro e evasione Iva per 6 milioni
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