TORINO – Nella notte del 24 febbraio scorso, alle 5 circa, in piazza Bengasi, un tassista caricava a bordo della vettura una coppia di fidanzati. I due gli chiedevano di essere accompagnati in via Carso. Durante il tragitto, l’uomo, un cittadino italiano nato in Marocco, di 27 anni, cambiava idea e chiedeva al tassista di accompagnarli presso un bar di via Gorizia. Una volta sceso dall’auto dichiarava che si sarebbe fermato lì e di non aspettarlo; a questo punto, il tassista gli chiedeva di pagare il prezzo della corsa, ma riceveva un secco no. Chiedeva, allora, ausilio alla centrale radio taxi per quanto stava accadendo, ma il cittadino straniero lo trascinava fuori dall’auto e lo picchiava violentemente. Solo l’intervento di un secondo tassista faceva sì che la violenza terminasse. La coppia aveva poi fatto perdere le tracce.
Rientrando in auto, la vittima si accorgeva di essere anche stato rapinato del cellulare e del giubbotto, che erano sul sedile anteriore destro del taxi.
Un tentativo di rapina del tutto analoga era accaduto solo poche ore prima ai danni di un collega, sempre ad opera di un uomo e una donna, al termine di un litigio insorto per futili motivi. Personale della Squadra Volante intervenuto sul posto raccoglieva la testimonianza della vittima e si accorgeva anche della presenza, per terra, di un cellulare, con ogni probabilità caduto nel corso della precedente aggressione a uno dei due autori della rapina. Immediate indagini sul dispositivo telefonico ed accertamenti mediante banca dati permettevano di risalire a D.Y., 23 anni, cittadina italiana con precedenti di Polizia ed a J.I. 27 anni, nato a Casablanca, residente a Torino, cittadino italiano. I poliziotti, durante la perquisizione effettuata presso il domicilio dell’uomo, rinvenivano il giubbotto rapinato al tassista; il telefonino veniva, invece, geolocalizzato e recuperato all’interno di un parco pubblico. La perquisizione consentiva anche il rinvenimento della somma in contanti di circa 2.000 euro e di residui di marijuana all’interno di vari sacchetti di cellophane, oltre a tutto il materiale utile al confezionamento al dettaglio della sostanza.
Il fermato ha precedenti specifici in merito, essendo stato tratto in arresto nel febbraio 2017 per traffico internazionale di stupefacenti. La coppia è stata sottoposta a fermo di indiziato di delitto per rapina in concorso; entrambi sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per lesioni in concorso, avendo il tassista riportato lesioni alla testa e ad un braccio giudicate guaribili in 35 giorni.
Mar 03 2018
Rapina ai danni di un tassista: fermate 2 persone
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