Coronavirus: quando la politica farà la propria parte?

Vittorio Colao consegnerà la relazione della task force al Presidente Giuseppe Conte nei prossimi giorni. Ma già si sono rincorse voci sulle riaperture, sulla possibilità
di anticipare, e su quali categorie potranno cominciare prima a lavorare, lasciando alle spalle degli italiani il lockdown.
Sì ma poi ci sono i virologi che da un paio di mesi ci raccontano tutto e il contrario di tutto, non essendo nemmeno d’accordo tra di loro. Ci hanno parlato del
pericolo del virus, della inutilità della mascherina, no della mascherina che è utile a proteggerci, no della mascherina che dal 4 maggio sarà obbligatoria.
Del virus come normale influenza, del virus che colpirà “solamente” gli anziani e del virus che è diventato una vera e propria pandemia.
I farmaci utili a curare il covid19: l’Eparina, gli antitumorali, quelli che curano l’artrite. No ad oggi non c’è un farmaco contro il Coronavirus.
Il distanziamento sociale di un metro, poi diventato di due, adesso almeno di un metro.
Una sovraesposizione informativa a cui tutti siamo stati esposti, specie perchè le televisioni sono state sempre accese ed il telefonino sempre a portata di mano.
Tutti hanno lanciato e lanciano messaggi e di fronte a questa situazione la politica, tutta, quella del governo centrale e quella dei governi regionali, rappresentata per lo
più dal centro-destra per le regioni del nord che hanno avuto i maggiori problemi, tende a non prendere decisioni ma ad applicare ciò che gli esperti prima e le task
forze oggi, propongono. Una sorta di “decido io ma sulla base di quello che mi hanno consigliato gli esperti”. Così se sbaglio non sbaglio io e se faccio giusto meglio
ancora. Se ne devono essere accorti anche i virologi che da qualche giorno frenano sulla possibile ripartenza a partire dal 4 maggio.
Insieme alla task force guidata da Colao, ce ne sono altrettante in tutte le Regioni. Il Piemonte non fa eccezioni, anzi ha messo al lavoro il Politecnico ed ora un
gruppo di esperti a supporto dell’Assessorato alla Sanità e della Giunta.
Ma quando la politica tornerà a fare la propria parte, asmendosi in pieno la responsabilità delle decisioni?