Operazione Rondolino: estorsione nel parcheggio della piazza di Ivrea. Nove i denunciati

IVREA – GUARDA IL VIDEO Si chiama Operazione “Rondolino”  l’indagine condotta dal Corpo di Polizia Municipale di Ivrea, in collaborazione con il Nucleo Investigativo e con il Nucleo Servizi e Progetti Mirati della Polizia Municipale di Torino presentata questa mattina alla stampa presso il Municipio di Ivrea alla presenza del Procuratore Giuseppe Ferrando e del Comandante Alberto Pizzocaro.
Nove gli individui di nazionalità nigeriana denunciati per i reati di associazione per delinquere ed estorsione per i quali nella giornata di ieri, lunedì 20 gennaio, è stata eseguita l’ordinanza con la quale il Giudice per le indagini preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica di Ivrea, ha disposto la misura cautelare del divieto di dimora nel territorio della Provincia di Torino. «Una vicenda investita non da una particolare situazione criminale, ma capace di creare tensione e paura tra la cittadinanza – ha commentato il Procuratore – per fatti semplici ma al tempo stesso allarmanti nella loro semplicità.»
Particolare il modus operandi in una zona della città, il parcheggio di piazza del Rondolino, non particolarmente estesa, diventata pesante luogo di insidia per chi si apprestava a parcheggiare la propria auto, in particolare per donne ed anziani. I nigeriani stazionavano in massa (in genere 5/6), indicavano al guidatore il posto libero dove poter parcheggiare, impedendo di fatto allo stesso di sceglierne un altro, attendevano che scendesse dalla propria vettura, la accerchiavano, talvolta pregiudicandone anche la piena libertà di movimento, ponendo in tal modo una serie di comportamenti velatamente minacciosi ma certamente efficaci per il perseguimento del proprio fine: ottenere del denaro, con il rischio in caso di rifiuto di possibili ritorsioni. Di per sè cifre non alte ma che una sull’altra arrivavano mensilmente ad un importo di circa 2.400 euro. L’operazione, partita nel settembre del 2012 a seguito di alcune segnalazioni pervenute alla centrale operativa del Corpo di Polizia Municipale di Ivrea o giunte attraverso la pagina Fecebook del Comune di Ivrea, divenuta essa stessa veicolo di lamentela verso una situazione divenuta ormai insostenibile, ha comportato circa 80 ore di servizi di osservazione, controllo e pedinamento, per un totale di circa 280 ore lavoro sul campo, oltre 60 ore di attività di registrazione video e di riprese fotografiche in piazza, testimonianze (39 le persone ascoltate informate sui fatti). «Il nostro approccio iniziale – ha commentato il Comandante della Polizia Municipale – non è stato esente da pregiudizi, non immaginando lo spessore dell’attività che riguardava non il comportamento isolato di un solo parcheggiatore, ma il comportamento coordinato di più soggetti. Inquadrata la situazione, abbiamo dato il via alle indagini durate sei mesi, che hanno portato all’identificazione  dei nove nigeriani, regolari nel nostro paese (tranne uno), per lo più senza fissa dimora, e quindi difficilmente rintracciabili.» Soggetti abituati a spostarsi sul territorio nazionale, con precedenti penali.  La maggior parte di essi giungeva ad Ivrea da Torino in treno (uno era residente ad Ivrea, un altro si era stabilito da poco in città). L’ordinanza emessa nei confronti di quattro di loro (Ikponmwen Simon Nosakhare, Akabueze Ododiri, Anvoluwapo Jude Daniel, Abebe Jackson), ha visto in azione tra Ivrea e Torino, una trentina di uomini. Per gli altri cinque le ricerche continuano, trattandosi di soggetti particolarmente “evanescenti”.
Un ringraziamento al Corpo di Polizia municipale è giunto dal Sindaco di Ivrea Carlo Della Pepa per l’attenta attività di monitoraggio contro l’illegalità sul territorio. «Spero che questa azione – ha sottolineato il primo cittadino – possa essere un monito verso quelle persone che infrangono le leggi, affinchè rientrino nell’ambito della legalità.»
Karen Orfanelli

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