TORINO – Nel corso della giornata di ieri, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Torino ha concluso, contestualmente in Piemonte ed in Spagna, una vasta operazione di polizia, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della locale Procura della Repubblica, volta a smantellare una articolata organizzazione di narcotrafficanti magrebini presente in Italia, con base operativa nelle provincie di Torino e Alessandria, che, attraverso uno strutturato traffico internazionale di stupefacenti, riforniva di hashish, prevalentemente, le piazze del capoluogo piemontese, di Milano, Roma e di importanti città spagnole.
I Finanzieri del Nucleo Polizia Tributaria Torino hanno proceduto all’esecuzione di 3 ordinanze di custodia cautelare, di cui due in Spagna e una in Italia, emesse dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torino, Dott.ssa Daniela Rispoli, alle quali devono aggiungersi 18 arresti già effettuati nell’ambito dell’intera indagine nei confronti di altrettanti corrieri che trasportavano lo stupefacente.
AI vertice dell’organizzazione, E.A.M.K. e Y.K.M.K., rispettivamente un 50enne ed un 40enne di nazionalità marocchina, entrambi residenti a Barcellona, in Spagna, da dove gestivano le fila dell’importazione della droga dal Marocco al territorio iberico, per poi collocarla successivamente sia in Francia sia in Italia, in quest’ultimo caso, destinata, in prevalenza, in Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Lazio.
Proprio per localizzare ed arrestare i due spagnoli, determinante è stata la collaborazione fornita dalla Direzione Centrale dei Servizi Antidroga del Ministero degli Interni (D.C.S.A.), dal Comando Generale della Guardia di Finanza – II Reparto e dalla Polizia iberica.
In Italia, il provvedimento cautelare ha, invece, riguardato H.E.M., un 30enne marocchino residente a Leinì (TO), impiegato dall’organizzazione come corriere.
L’attività investigativa complessivamente svolta ha consentito di pervenire al sequestro di 1,5 tonnellate di hashish, mezzo chilogrammo di eroina, 21.000 euro in contanti, 10 autovetture e un autoarticolato.
Considerato un prezzo medio di circa 10 euro a dose (per l’hashish), la droga sequestrata, una volta immessa in consumo, avrebbe fruttato all’organizzazione criminale oltre 3 milioni di euro.
Particolarmente ingegnoso il sistema di occultamento dello stupefacente; la droga, infatti, giungeva dalla Spagna in Italia attraverso il canale terrestre, per mezzo di corrieri magrebini alla guida di autovetture munite di insidiosi doppi-fondi, realizzati nella carrozzeria dei singoli veicoli. In un caso, il doppio-fondo era stato predisposto a bordo di un autoarticolato. Le investigazioni, pertanto, sono state compiute con l’ausilio di strumentazioni tecniche all’avanguardia, anche grazie all’ausilio fornito dal Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza.
A nulla, quindi, è valsa l’accortezza adottata da numerosi corrieri arrestati dalle Fiamme Gialle di ricorrere, prima di intraprendere i rischiosi viaggi con il carico di droga, ai riti propiziatori di una maga, chiamata “Fenice”, che è stata intercettata mentre, direttamente dal Marocco, forniva indicazioni sul momento più favorevole per affrontare il viaggio al fine di scongiurare i controlli delle forze dell’ordine.
Sul versante dell’aggressione dei patrimoni illecitamente costituiti, nel corso delle investigazioni si è altresì proceduto al sequestro preventivo di due appartamenti, ubicati in Torino e nell’hinterland milanese, e di due autovetture riconducibili a corrieri arrestati in flagranza di reato.
Feb 07 2014
Operazione “Fenice”: nuovo blitz antidroga della GdF di Torino
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