Per la prima volta, il Presidente del Consiglio parla al Paese anche della silvicoltura, della gestione forestale, delle imprese della filiera bosco-legno. Così ha fatto Giuseppe Conte stasera da Palazzo Chigi, annunciando che da martedì 14 aprile ripartono le attività silvicolturali, codice ateco 2. Da dieci giorni lo avevano chiesto l’Uncem con moltissimi Comuni montani. E dunque, secondo il nuovo Dpcm in arrivo, sono consentite le attività di silvicoltura e utilizzo aree forestali, industria del legno e dei prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili), fabbricazione di articoli in paglia e materiali da intreccio, fabbricazione di macchine per l’agricoltura e la silvicoltura, fabbricazione di trattori agricoli, fabbricazione di altre macchine per l’agricoltura, la silvicoltura e la zootecnia; il commercio all’ingrosso di fertilizzanti e di altri prodotti chimici per l’agricoltura.
Uncem aveva sottolineato negli ultimi giorni che i boscaioli erano la categoria meno esposta di tutte al contagio.
Ora il lavoro riparte. Le Regioni possono sbloccare altri 15, 20 giorni di taglio del ceduo e liberare delle opportune risorse economiche sui Programmi di Sviluppo Rurale.
Apr 11 2020
Nuovo DPCM: riparte la silvicoltura
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