TORINO – Presidio dei lavoratori De Tomaso, questa mattina a Torino, davanti alla sede della Regione Piemonte.
Lo rende noto la Fiom precisando che con l’iniziativa i lavoratori ” vogliono chiedere un incontro alla Regione per fare il punto della situazione e capire quali sono i contatti e le prospettive per evitare la chiusura dell’azienda”. I licenziamenti infatti partiranno il 4 gennaio, alla scadenza della cassa integrazione.
I lavoratori hanno ricevuto nei giorni scorsi la lettera di licenziamento.
«Non è il momento dei processi, nè delle divisioni ma quello della trattativa: è urgente comprendere quale sia la strada giusta da percorrere per scongiurare il licenziamento dei 900 dipendenti del gruppo De Tomaso.» Il Gruppo consiliare di Sinistra Ecologia Libertà con Vendola in Regione Piemonte ha presentato richiesta ufficiale e formale perché l’Assessore al Lavoro Claudia Porchietto riferisca in aula su quello che è lo stato della situazione e su quali siano le prospettive e le azioni utili per evitare la chiusura dell’azienda.
«Abbiamo tempo fino al 4 gennaio per scongiurare un dramma che avrebbe ripercussioni tragiche sul tessuto sociale piemontese. Non possiamo lasciarli soli. I tempi sono stretti ed è necessaria un’azione concertata e collettiva da parte di tutti gli attori in campo: sindacati, lavoratori, politica e cittadini. Il dramma che vivono i dipendenti De Tomaso non è solo loro, ma è di tutta la comunità perché una eventuale chiusura di quella azienda metterà in difficoltà Torino e la sua provincia.»
Ci sarebbero tre gruppi interessati alla De Tomaso: in questo modo potrebbero essere salvati i posti di lavoro ed evitati. Una di queste proposte è però vincolata all’acquisizione del marchio, tuttora al centro di una vicenda giudiziaria. Le novità sono emerse dall’incontro svoltosi in Regione, dopo la manifestazione dei lavoratori. Un nuovo appuntamento si svolgerà presso l’assessorato regionale al Lavoro il 4 novembre.