TORINO – La Regione Piemonte ha istituito nelle passate settimane un tavolo di crisi con l’Anci regionale per valutare l’impatto del decreto sicurezza, ora legge, sul proprio territorio. Nell’ultima riunione del 21 dicembre è emersa anche la necessità di un confronto allargato con tutte le prefetture.
«A questo scopo – dice l’Assessore Cerutti – stiamo raccogliendo le concrete preoccupazioni di molte amministrazioni comunali, indipendentemente dal colore politico. In questi giorni stiamo valutando, in accordo con il presidente Sergio Chiamparino, e in seguito all’ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale il 18 dicembre contrario al decreto sicurezza, se sussistano i fondamenti giuridici come Regione per un ricorso alla Corte Costituzionale. Auspichiamo che altre regioni possano condividere questa azione.»
“Le leggi si rispettano, punto e basta, altrimenti si alimenta il caos e in quel caso sì che si viola la Costituzione e la potestà legislativa del Parlamento”. Ad affermarlo sono Andrea Fluttero e Andrea Tronzano, capogruppo e vicecapogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte, il vicepresidente del Consiglio regionale Franco Graglia e i consiglieri Luca Bona e Luca Rossi.
Gen 05 2019
La Regione Piemonte valuta il ricorso contro il decreto sicurezza
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