IVREA – In relazione all’inchiesta aperta della procura di Ivrea su 20 morti sospette per amianto negli stabilimenti Olivetti, Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom-Cgil ed ex responsabile di Ivrea della Fiom-Cgil, dichiara: «Quella delle morti per amianto in Olivetti è una vicenda complessa: noi stessi, come Fiom, insieme con la Cgil, da mesi stiamo lavorando per ricostruire quanto è avvenuto, in rapporto con i nostri legali, allo scopo di svolgere innanzitutto quel ruolo di servizio e assistenza ai lavoratori che ci è proprio e che ci porterà ad aprire uno sportello informativo a partire da martedì 12 novembre.
Proprio per questa ragione, però, trovo incredibile che alcuni, a partire dal sindaco di Ivrea, diano l’impressione di avere come prima preoccupazione quella di “assolvere” i vertici aziendali, dimenticando, o facendo finta di non sapere, che la magistratura nell’unico procedimento ad oggi arrivato a sentenza ha già riconosciuto la colpevolezza dell’azienda.
Non si può, di fronte ad una tragedia come questa, che peraltro è destinata a non rimanere circoscritta ai casi oggi oggetto di indagine, preoccuparsi innanzitutto che venga offuscata l’immagine del “mito” olivettiano o la storia industriale di un’azienda la cui straordinarietà nessuno mette in discussione: è vero invece che un atteggiamento eccessivamente celebrativo rischia di essere acritico e di non aiutare un’adeguata comprensione della realtà, che è sempre più cruda delle mitizzazioni.
Semplicemente l’azienda ideale, perfetta non esiste: per molti aspetti l’Olivetti era un’azienda come tante altre, con problemi simili. Anche lì ci si poteva ammalare e si poteva morire di lavoro, e pure una dirigenza “illuminata” per definizione ha avuto le proprie responsabilità, al di là della rilevanza penale che i giudici dovranno, e in parte l’hanno già fatto, verificare.
Dire però che il nome Olivetti non può essere macchiato mi sembra una stupidaggine: di una storia industriale non si possono prendere solo le parti che convengono.»
Nov 11 2013
Inchiesta amianto all’Olivetti: per Bellono «la fabbrica perfetta non esiste»
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