l premier Giuseppe Conte ha firmato il Dpcm che regolerà le nostre vite e le nostre attività a partire dalla giornata di domani e per le prossime 4 settimane.
Come ampiamente annunciato è previsto un regime di chiusure differenziate a seconda della fascia di rischio contagio alla quale appartiene ciascuna Regione: verde arancione o rosso. Con i dati degli ultimi giorni il Piemonte è sempre stato inserito nella zona rossa insieme a Lombardia e Calabria. Ma si attendono le conferme da parte del Ministero della Salute.
La novità delle ultime ore nel rapporto tra Regioni e Governo sta proprio nell’elaborazione dei dati per stabilire in quale fascia di rischio viene inserita una Regione: il decreto garantirebbe il coinvolgimento delle Regioni stesse e il ministero della Salute emetterà le ordinanze di chiusura dopo avere sentito i presidenti delle Regioni.
Ecco le nuove misure, secondo quanto prevede la bozza del DPCM
Blocco della mobilità dalle ore 22 alle ore 5.00, ore nelle quali sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità o per motivi di salute. È fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi.
Stop agli spostamenti in aree a rischio che sono comprese negli scenari 3 e 4 indicati nel documento dell’Istituto Superiore della Sanità. dunque è vietato ogni spostamento in entrata e uscita dai territori. Provvedimento che può riguardare intere regioni o parti di regioni.
Chiusura dei negozi nelle zone di massimo rischio (rosse). In quelle aree stop anche ai mercati. “Sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari”. Aperte le industrie e nessuna serrata per i servizi essenziali, come farmacie e supermercati. Il provvedimento ferma tutte le attività di bar e ristorazione (salvo la consegna a domicilio l’asporto consentito fino alle 22) e le attività sportive. Resta invece consentita l’attività motoria “in prossimità della propria abitazione” e con obbligo della mascherina e l’attività sportiva “esclusivamente all’aperto e in forma individuale”. Nelle zone arancioni restano aperti i negozi ma chiudono bar e ristoranti.
Scuole. Nelle zone verdi e arancioni didattica a distanza al 100% alle scuole superiori. Nelle zone rosse didattica a distanzagià dalla seconda media (salvo le attività con minori disabili). Mascherina obbligatoria alle elementari e medie
Trasporti. A bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale è consentito “un coefficiente di riempimento non superiore al 50 per cento”; ciò con esclusione, però, del “trasporto scolastico dedicato”.
Smart working ai massimi livelli possibili, sia nella Pubblica amministrazione sia nel settore privato, e ingressi differenziati del personale.
Stop ai concorsi tranne per personale della sanità.